De Luca strappa le dimissioni e rilancia il ricatto al consiglio “sfiduciatemi”: nuove deleghe a Previti e Musolino

Una diretta delirante: se fosse cinema sarebbe stato persino godibile, ma purtroppo si tratta di un sindaco che gioca in maniera spregiudicata con il suo potere, umiliando il consiglio verso il quale lancia un “editto” con tanto di “divieto di acceso agli asini volanti”.

Che non si sarebbe dimesso lo avevamo intuito, così come preannunciava anche la prima parte della diretta. 

Ma non ci saremmo aspettati la volgarità che ha preceduto lo strappo in diretta delle dimissioni, alle 23.57, con la risata cafona che nemmeno Francis Ford Coppola avrebbe potuto immaginare per la sua trilogia.

Prima una lunga esposizione per dimostrare il teorema secondo cui il Procuratore De Lucia si sarebbe mosso per proteggere gli sciatori dalle conseguenze delle denunce del sindaco, che ha rivendicato di aver usato la polizia giudiziaria per difendere la salute pubbica di Messina. E che adesso paga le conseguenze perchè “chi tocca la sanità muore”.

Poi le invettive a Musumeci e Razza, che avrebbero agito solo per provocarlo.

“Volevo portare alle estreme conseguenze Musumeci e Razza nella speranza di far sospendere La Paglia e loro speravano che fossi così coglione da dimettermi da sindaco”.

Infine l’annuncio di una valanga di esposti. E un “vaffanculo” al consiglio e al suo presidente.

Alle 23.58 strappa le dimissioni annunciando che non parteciperà più al consiglio finchè “ci sarà quella cosa inutile del presidente Cardile”. E indossando la fascia “data dal popolo”  appende un cartello alla porta del suo Gabinetto con un “divieto di accesso agli asini volanti” dichiarando che solo i consiglieri “fedeli” Cipolla, Giannetto, Pergolizzi, De Leo potranno conferire con lui.

Un sindaco spregiudicato e senza rispetto delle istituzioni, a cui ha dichiarato guerra aperta. Vestali del sindaco Carlotta Previti e Dafne Musolino, a cui ha affidato diverse nuove deleghe “perchè io non voglio avere più a che fare con i consiglieri”. (Pal.Ma)

 

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