Centrodestra, Croce resta il nome, spunta Germanà

Nino Germanà

di Michele Bruno – Maurizio Croce, attuale Commissario del Governo Musumeci al Dissesto idrogeologico, resta il nome privilegiato per il centrodestra a Messina, come prossimo candidato a Sindaco per le Amministrative 2022.

Dopo il nome di Matilde Siracusano, che avrebbe messo d’accordo tutti, ma che non si è mai proposta per Palazzo Zanca, il nome principale che gira nei tavoli è quello del tecnico di area moderata.

Proprio però la sua caratura di uomo moderato e tecnico crea qualche malumore. In realtà Fratelli d’Italia e Lega sono meno convinti sul suo nome, mentre puntano maggiormente su di lui le forze moderate come Forza Italia. E’ proprio Forza Italia che dovrebbe quindi prendersi l’onere di intestarsi ufficialmente il candidato, come chiesto dalle due componenti di Lega e FdI come precondizione.

Infatti è spuntato proprio dalla Lega, dopo il vertice di Venerdì scorso, il nome di Nino Germanà, ex deputato regionale. Nome che però è stato fatto solo alla stampa, e non nei tavoli. Non è detto che possa trovare quindi la giusta condivisione per diventare il candidato del centrodestra unito.

Resta sullo sfondo la possibilità ancora che Fratelli d’Italia possa alla fine spingere per correre da sola. da Roma Giorgia Meloni spinge per contare la sua forza anche al livello locale. L’ultima riunione locale però con Elvira Amata ha per ora confermato la collocazione nel centrodestra.

Ad ogni modo le parti moderate non hanno mai messo da parte la possibilità di correre assieme a Lega e Partito Democratico in una coalizione ricalcata sul modello Draghi, a cui non è detto comunque si unisca anche il M5S.

Alcune parti della coalizione pensano che sarebbe uno schieramento così forte da poter vincere al primo turno. Addirittura si sarebbe proposto l’on. Pietro Navarra, deputato alla Camera con il Partito Democratico.

Al momento però resta solo un’opzione, il centrosinistra sembra voler continuare sul campo largo con PD, M5S, Articolo Uno, Cambiamo Messina dal Basso e l’appoggio di altre realtà civiche.

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