San Fratello: Don Ciro Versaci celebra il 25° anniversario di Sacerdozio

di Fra Giuseppe Maggiore – Dopo aver celebrato nella comunità di riferimento a Gioiosa Marea, Don Ciro Versaci domenica sera ha celebrato il 25° anniversario di Sacerdozio nella sua comunità di origine, San Fratello.

Vistosamente emozionato ha celebrato l’Eucarestia nella Parrocchia Maria SS. Assunta, davanti alla sua gente, quella che l’ha visto crescere, muovere i primi passi nella Parrocchia di San Nicolò dove ha iniziato a fare il chierichetto. La stessa gente che con la testimonianza della fede semplice ma intensa sotto l’attenta guida di Don Vito Ragusa e di altri sacerdoti come Don Salvatore La marca e Don Antonino Cracò, ha seminato in Don Ciro ma anche in tutti i giovani che hanno scelto di consacrarsi al Signore, il seme della vocazione sacerdotale e religiosa.

Don Ciro Versaci non ha bisogno di presentazioni, vanta un curriculum di studi non indifferente, insegna in diverse facoltà teologiche in Sicilia, diverse sono le pubblicazioni frutto del suo lavoro e della sua preparazione. Un livello culturale di un certo spessore, tra i tanti titoli e incarichi anche quello di Direttore dell’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso.

Ed è proprio la capacità di relazione, di dialogo che fa del Professore Versaci dottore in Sacra Scrittura, sacerdote, pastore e padre sempre vicino alla sua gente, soprattutto nei momenti dolorosi e tristi che San Fratello ha subito a causa della frana. Padre Ciro ha sempre donato un sorriso e spezzato in maniera semplice la Parola facendola gustare nella sua infinita dolcezza paragonata al miele così come dice il Salmista.

A ricordare proprio quel momento triste vissuto dai cittadini durante la frana, è il Sindaco di San Fratello Dott. Salvatore Sidoti Pinto che nel saluto finale ha affermato: “Se dovessimo fare un consuntivo del vissuto del Professore, del Sacerdote Ciro Versaci, dovremmo dedicare molto tempo ed energie, tutti lo conosciamo, in tutti i momenti importanti, durante tutte le ricorrenze è sempre stato presente a portare la sua testimonianza, espressione dell’attaccamento alla sua terra, al suo paese, alla sua famiglia, ai suoi cari concittadini.”

“Voglio ricordare – continua il Sindaco – il suo impegno subito dopo la frana del 14 febbraio 2010, quanta attenzione e quanto dolore traspariva nel dovere in qualche modo dirigere ed organizzare lo sgombero della nostra chiesa parrocchiale di San Nicolò. Padre Ciro era costantemente presente, a portare conforto a chi non voleva accettare quella sorte, a chi ha dovuto lasciare la propria abitazione andando incontro ad un futuro pieno di incertezze. In quel momento Padre Ciro ci è stato vicino, ci è stato di conforto. Lui sofferente come noi e quanto noi, trovava le parole utili per farci attraversare quei momenti indimenticabili. Lui c’era, era vicino alla sua famiglia che è la sua gente”.

Un sacerdote che in 25 anni ha cercato di imitare l’unico modello di vita, Cristo mite e umile di Cuore, nell’essere presenza viva in mezzo alla comunità, perché un sacerdote non esiste al di fuori della comunità ecclesiale, così come ha precisato Don Ciro stesso durante la Celebrazione.

Don Ciro nella sua omelia piena di contenuti derivanti dalla sacra Scrittura che spezza con competenza facendola gustare anche a chi non è mai andato a scuola, e frutto di una lunga esperienza umana, citando l’Apostolo Paolo, ha ricordato come il sacerdote è chiamato ad annunciare il Vangelo in tempi opportuni e non opportuni. Don Ciro vistosamente emozionato ha ricordato i tempi in cui i ritmi della vita ecclesiale e cittadina scorrevano in modo tranquillo, con nostalgia ha elencato le attività che vedevano i giovani di San Nicolò impegnanti in vari fronti, evidenziando anche, come è più difficile vivere la Parola nei tempi non opportuni. Come il Dott. Sidoti, anche Don Ciro non ha potuto fare a meno di citare l’avvenimento doloroso della frana che descrive così: “Disastrosa, ci ha umiliati, mortificati e privati, fra l’altro della Chiesa Parrocchiale di San Nicolò, ferita questa insieme ad altre povertà sopravvenute, ancora sanguinante, indimenticabile e intollerabile.”

Un ricordo va ai suoi genitori e a tutti i suoi familiari. Commozione e occhi lucidi con qualche lacrima scorre veloce sul viso di qualcuno, quando Padre Ciro anche lui emozionato tanto da andare veloce con il suo discorso per non piangere, menziona l’indimenticabile Arciprete Don Vito Ragusa, padre e pastore instancabile e animatore vocazionale insuperabile.

Presenti alla celebrazione il Parroco di Gioiosa Marea Don Antonio Sambataro, Don Francesco De Luca e poi coloro che sono frutto dell’esempio di una comunità che ancora oggi continua a dare frutti: Don Bettino Mancuso, Don Alberto Iraci, Don Pierangelo Scaravilli, Fra Giuseppe Maggiore e il seminarista Bettino Ricciardi. Per motivi pastorali mancavano tantissimi altri sacerdoti provenienti dalla Parrocchia di San Nicolò. La messa giubilare è stata voluta dal parroco Don Salvatore Di Piazza. Il canto è stato curato dalla corale interparrocchiale con la partecipazione di un gruppo di giovani di Gioiosa Marea.

Don Ciro continuerà a seminare la Parola tra la gente e soprattutto continuerà a formare i tanti giovani che ancora oggi accolgono la chiamata del Signore nell’ambiente accademico dove è apprezzato da tutti.

Tutti i regali ricevuti da don Ciro saranno donati alla Parrocchia di San Nicolò di Bari per la costruzione di un’opera che ricorderà questo giubileo sacerdotale. (foto Delfio Bellitto)

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