Mafia: carcere duro per il capo del rione Maregrosso

La ministra della Giustizia Marta Cartabia ha firmato un decreto che impone il trasferimento del detenuto dall’istituto penitenziario di Ancona, dove si trova recluso, in un’altra prigione. Si inasprisce il carcere per Giovanni De Luca, chiamato “u picciriddu”, nipote del boss defunto Nino, considerato dai magistrati inquirenti messinesi capo indiscusso del rione di Maregrosso, attivissimo nel controllo della sicurezza nei locali notturni e nel traffico di sostanze stupefacenti.  Come riferisce il quotidiano Gazzetta del Sud, De Luca, condannato col rito abbreviato a 20 anni di reclusione in seguito all’operazione Provinciale, è ritenuto infatti soggetto altamente pericoloso.

Tanto che la Guardasigilli ha accolto la richiesta avanzata dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina dell’applicazione di un sistema di detenzione con ulteriori privazioni della libertà personale. L’uomo dovrà quindi permanere in isolamento rispetto agli altri detenuti, senza la possibilità di accedere agli spazi comuni della struttura carcerari.

L’ora d’aria sarà limitata a due ore al giorno e sarà costantemente sorvegliato da un reparto speciale del corpo di polizia penitenziaria. Subirà una ulteriore stretta per quel che concerne i colloqui con i familiari.

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