NO ALLA MANOVRA FINANZIARIA: TRE ORE DI SCIOPERO SULLO STRETTO

 

Sciopero generale di 3 ore e presidio unitario davanti alla Prefettura. Così anche a Messina questa mattina Cgil Cisl e Uil hanno protestato contro la manovra varata dal Governo e definita iniqua. Per i sindacati, con la manovra a pagare sono sempre lavoratori e pensionati.

Cgil Cisl e Uil sollecitano quindi una diversa distribuzione dei sacrifici che facciano leva su chi ha maggiori entrate e sulla lotta all’evasione fiscale e chiedono in particolare: il mantenimento dell’indicizzazione delle pensioni medio-basse;  la gradualità nell’innalzamento dell’età pensionabile per non penalizzare le pensioni di anzianità;  la tutela dei lavoratori in mobilità; la riduzione delle tasse sulla prima casa per i redditi medio-bassi; l’introduzione della patrimoniale sulle grandi ricchezze possedute; l’aumento della tassazione sui capitali scudati e su quelli collocati all’estero; il taglio dei costi impropri e degli sprechi della politica; la riduzione delle tasse sui redditi da lavoro e da pensioni medio-bassi;  la lotta all’evasione fiscale.

E dal presidio davanti alla Prefettura dove una delegazione di lavoratori Servirail ha insenato una dura protesta contro Fs e il Governo, il segretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano, ha commentato : “Quella Servirail è una vertenza che non riguarda solo i lavoratori ma tutto il territorio perché trascina con sé il problema del taglio ai treni e della limitazione alla mobilità dei cittadini e delle imprese”.

Per Oceano “Occorre che il Governo intervenga subito su questa vicenda ripristinando il collegamento tra la Sicilia e il nord dell’Italia, realizzando il raddoppio ferroviario Me-Pa e Pa-Me, investendo nelle infrastrutture. Sistemi indispensabili non solo al lavoro ma al futuro del nostro territorio”.

Sulla vertenza Servirail Oceano sollecita una mobilitazione dell’intero territorio, “Perché questa vertenza è il simbolo e la punta dell’iceberg di un problema che riguarda tutti noi”.

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