RIORGANIZZAZIONE DELLA SANITA’: L’ASP BACCHETTA I SINDACATI, “CRITICHE FINE A SE STESSE, SIETE ANCHE VOI AL TAVOLO DELLE CONSULTAZIONI”

 

 

La sanità messinese attraversa un momento di cambiamento, di riorganizzazione, alla luce dei tagli previsti dalla manovra regionale.  Una riorganizzazione su cui si scatena la polemica tra l’ Azienda Sanitaria Provinciale di Messina e i sindacati che, a seguito di un incontro del commissario straordinario Francesco Poli e la deputazione regionale della città, hanno aspramente criticato il modus operandi , dichiarando che “Il riordino della Sanità messinese viene decisa al tavolo della politica e non con il confronto e le proposte della conferenza dei sindaci e con le forze sociali e sindacali”.

Non è d’accordo l’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, dal momento che  è già prevista, il 22 marzo, una riunione con i sindacati dei medici e SPTA.

Forte stupore , rispetto alla critica espressa dai sindacati nei confronti della scelta della stessa Azienda di condividere con i legittimi rappresentanti della popolazione, quali sono i deputati regionali, i criteri per una riorganizzazione della sanità messinese. Ci si poteva attendere  da parte delle sigle sindacali – si legge in un comunicato – una piena collaborazione, nello sforzo di riportare ad organizzazioni efficienti strutture e servizi che negli ultimi dieci anni, con il loro contributo, hanno portato l’ASP in una situazione fallimentare con un disavanzo di oltre 46 milioni di euro.

La metodologia usata finora ha come punto di forza proprio gli incontri su ipotesi di riorganizzazione delle attività che l’ASP Messina ha voluto tenere con i rappresentanti delle segreterie provinciali di Uil, Cisl, Fsi, Cgil, Fials Confsal e Nursing Up il 24 gennaio, con i direttori delle Strutture Complesse e con i capidipartimento il 10 febbraio, e con la deputazione messinese all’Ars il 16 marzo. È già prevista, inoltre, il 22 marzo una riunione con i sindacati dei medici e SPTA.

L’Azienda, quindi, considera assolutamente strumentali le dichiarazioni rilasciate dalle Cgil, Cisl e Uil e diffuse dalla stampa (anche con articoli non firmati), circa una presunta mancanza di coinvolgimento e confronto tra l’ASP e i sindacati”.

Contro le critiche da parte dei sindacati, l’ASP ricorda che erano stati proprio i rappresentanti delle segreterie provinciali di Uil, Cisl, Fsi, Cgil, Fials Confsal e Nursing Up ad esprimere soddisfazione  al termine del confronto con il Commissario Straordinario dell’ASP, il dott. Francesco Poli, e, come riportato dal verbale ufficiale,  dove  oltre ovviamente a inoltrare al Commissario le rispettive richieste, hanno definito l’incontro molto produttivo, offrendo piena apertura e disponibilità alla Direzione, apprezzando la metodologia utilizzata dall’Azienda e, infine, condividendo la linea operativa intrapresa dal dott. Francesco Poli.

“Definire fantomatica la realizzazione del PTA – conclude il comunicato dell’ASP  – che invece costituisce cardine del nuovo sistema sanitario voluto dalla Legge Regionale n. 5 del 2009, significa ancora una volta voler fare critica fine a se stessa senza offrire, come ci si aspetterebbe, contributi concreti al progetto di riorganizzazione aziendale”.

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