“LA VITA DISPERATA DEL PORTIERE MORO” UN LIBRO DI MARIO PENNACCHIA CON UN RICORDO DI DINO ZOFF

Anni cinquanta. La carriera di Giuseppe Moro, portiere acrobatico con un talento per le parate impossibili, comprende molta serie A e qualche presenza in Nazionale.

Tradito dal suo carattere, si scontra con allenatori e dirigenti, e infine nel mondo del calcio italiano sembra non esserci più posto per lui. Va ad allenare in Tunisia, è povero e disperato: si presenta alla redazione del Corriere dello Sport in cerca di solidarietà.

Il direttore Antonio Ghirelli lo presenta a un allora giovane cronista, Mario Pennacchia, che per giorni e giorni raccoglie il suo sfogo. Le dieci puntate scritte in prima persona, in presa diretta, pubblicate in «Terza pagina» e seguite dai lettori come un romanzo d’appendice che riscopriamo qui integralmente, sono l’omaggio a una scuola di giornalismo sportivo oggi scomparsa, e il racconto della discesa agli inferi di un uomo disposto per questo a svelare le eterne miserie, piccole e grandi, del mondo del calcio.

Mario Pennacchia è un giornalista e scrittore italiano. Ha collaborato con varie testate tra cui il Corriere dello Sport, Il Giorno, e la Gazzetta dello Sport, di cui ha diretto la redazione romana. È stato per anni opinionista in Rai, a 90° minuto di Paolo Valenti e al Processo del lunedì di Aldo Biscardi.

Massimo Raffaeli, filologo e critico letterario, scrive su quotidiani e riviste. Ha pubblicato numerosi volumi e curato testi di autori italiani e francesi, fra cui Primo Levi, Paolo Volponi e Luis- Fernande Céline.

 

LA VITA DISPERATA DEL PORTIERE MORO CON UN RICORDO DI DINO ZOFF

MARIO PENNACCHIA

132 pag. PAGINE | 14 EURO  

 

 

 
 

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