MAFIA E RIFIUTI: UN TERREMOTO SCUOTE LA PROVINCIA

 

Giornata nera per le aziende della raccolta dei rifiuti a Barcellona. Oggi, 10 Maggio, mentre il tribunale di Barcellona operava contro la Ato Me2, un dipendente della Dusty veniva arrestato per favoreggiamento alle cosche mafiose. Andando con ordine, il processo contro i vertici dell’Ato2 di Messina, accusati di aver “ritoccato”  le spese di gestione della raccolta e dello smaltimento di rifiuti macchiandosi di falso in bilancio e reato sociale, si è svolto come previsto. Ben 28 sono i comuni che si sono costituiti parte civile in un processo iniziato con la scoperta di alcune irregolarità nei bilanci dell‘azienda, ed una volta decisa la data per l’ultima fase del processo, fissata a lunedì prossimo 13 maggio, nella quale si avrà l’intervento del PM e verrà emanata la definitiva sentenza, il capitolo rifiuti è apparso a tutti quasi concluso. Invece poco dopo si è sparsa in città la notizia che un’altra azienda, la Dusty, veniva scossa da un terremoto interno: uno dei suoi dipendenti, Francesco Genovese (43 anni) sarebbe stato un complice di Cosa Nostra.

La Dusty raccoglie i rifiuti di moltissimi comuni della provincia, ed un simile giro di denaro ed appalti non può che fare gola. Nel novembre del 2012 un autocompattatore della ditta fu dato alle fiamme all’interno dello stesso deposito barcellonese con una modalità che non ha mai alimentato dubbi circa la matrice mafiosa ed il “messaggio” che se ne sarebbe dovuto ricavare: volendo gli autori del gesto avrebbero potuto danneggiare anche tutti gli altri automezzi. Insomma il classico “avvertimento”. La Polizia di Barcellona ha indagato per mesi sino a giungere a questa conclusione: Genovese, nella favorevole posizione di dipendente, sarebbe stato un vero e proprio intermediario tra Cosa Nostra e la Dusty cui si è più volte chiesto un “pizzo” esorbitante sempre rifiutato.

I vari dinieghi sarebbero all’origine delle minacce e dei danneggiamenti che hanno, per l’appunto, allarmato le forze dell’ordine. Resta da capire adesso chi siano i vertici dell’associazione di riferimento del Genovese, così da comprendere ulteriormente i rapporti e gli affari di Cosa Nostra a Barcellona P.G.

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