ACCORINTI E COLLICA: TRA MESSINA E BARCELLONA PG NUOVI E STRETTI LEGAMI, NEL SEGNO DELLA LEGALITA’

Incontro istituzionale ma anche appuntamento tra amici, se vogliamo, quello svoltosi questa mattina a Palazzo Zanca tra i sindaci Accorinti e Collica. Entrambi casual, nei modi e nell’abbigliamento, il primo con l’ormai nota t-shirt pro Tibet, la seconda con il viso di Frida stampato sulla maglia, si abbracciano e sorridono a fotografi e giornalisti accorsi per assistere al momento. Chiacchierata a porte chiuse per i primi cittadini e una parte dei loro entourage, prima di accogliere la stampa nella stanza del sindaco. 
L’amministratrice barcellonese, eletta poco piùdi un anno fa tra le fila del centro-sinistra, ha espugnato -com’è noto- quello che era sempre stato considerato il vero e proprio feudo naniano; si parla di risorse e progettualità da condividere: un sodalizio tra realtà in lotta per la legalità e il ripristino di una normalità che è alla base del vivere bene.


La nostra è una famiglia allargata”, commenta Accorinti che, tra le altre realtà implicate ideologicamente nel network di comuni “fratelli”, oltre Barcellona, cita anche Milazzo, le Aree dello Stretto e Taormina, senza tralasciare ciò che si disloca nel percorso tra gli estremi territoriali opposti. “Vogliamo creare un ecosistema che sia caratterizzato da amministratori, la classe politica e i cittadini”, riferisce ancora il neosindaco.

 “Questa in fondo è la vera politica”, continua la Collica, al cospetto della quale il prof. di educazione fisica ribadisce l’intenzione di far costituire il Comune parte civile nei processi per mafia. Dopo aver fatto gli auguri al suo ospite e alla nuova giunta, la barcellonese prosegue “siamo qui per condividere il percorso che stiamo già seguendo, ma insieme, in sinergia e con un continuo scambio di idee”.


Messina-Barcellona P.G. è un ponte che in fondo non appare come “novità”, se si guarda al passato -anche recentissimo-, come fa notare il nostro amministratore che sorride con delicato ma evidente sarcasmo. Il trait d’union stavolta è certamente l’on. Sonia Alfano, uno degli emblemi della lotta a tutte le mafie e tra i testimonial accorsi in città, nelle scorse settimane, per fornire pubblico supporto al leader di Cambiamo Messina dal Basso.


“Qui uno più uno non fa due: noi ci moltiplicheremo all’infinito e continueremo a combattere le nostre battaglie”, continua Accorinti. Lo step fondamentale è quello preventivo, ossia la diffusione della cultura del rispetto e della legalità stessa: “si prendano ad esempio i genitori, anche i NO sono profondamente educativi”.


Amici e colleghi, dunque, impegnati su fronti comuni e con obiettivi condivisi. Nuovi modi di amministrare al grido di collaborazioni tra popolo e Palazzi. Non sarà troppo per una società (male)educata, abituata alla logica della delega –tradotto: lasseiz faire- ? (Ci si conceda la battuta). (ELEONORA URZI’)

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