“LE STELLE DELLO STRETTO”: PER UN FUTURO BRILLANTE E “SPORTIVO”

“Se ai diamanti non punti su una luce non brilleranno”, sostiene Gabriele Martelli. E’ lui a fare gli onori di casa stamattina al Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca. Si parla di sport e messinesi, un connubio che abbiamo imparato a scoprire, funziona benissimo. Non c’è bisogno di andare troppo in là per trovare nomi illustri: da Nibali a Cairoli, i nostri concittadini dimostrano ogni giorno di saper essere straordinari ambasciatori della messinesità.

Una messinesità che sforna eccellenze in diverse specializzazioni. A fianco del promotore dell’iniziativa Stelle dello Stretto, anche dei campioni di casa nostra: Vincenzo Puglisi Guerra, Silvia Bosurgi e Giuseppe Comunale. Lo sport come risorsa sociale ed educativa oltre che come passepartout per dare validità a quel monito di classica memoria: “mens sana in corpore sano”.

“Vogliamo coinvolgere le associazioni e offrir loro un servizio, costruire un percorso per ogni singolo atleta e per ogni singola iniziativa”, spiega Martelli. Lui, giovane messinese che avevamo già sentito promuovere progetti legati alle discipline più e meno note, in occasione dell’ultima campagna elettorale.

Un candidato di SiAmo Messina che non ha ottenuto i voti necessari per giungere alla poltrona, ma che non demorde e porta avanti quella progettualità: evidentemente un’idea che va oltre gli slogan da amministrative. Uno dei punti focali che sta alla base del network presentato quest’oggi è lo spazio dei diversamente abili nelle discipline di primo e secondo piano.

“E’ una categoria come un’altra: come quelle di peso, di età e va vista così anche quella dei disabili”, spiega Martelli.

Testimonial di questo specifico aspetto del progetto è Giuseppe Comunale, che ha appena conquistato la carta per le paraolimpiadi di marzo nello snowbord. “Io mi sento due volte diversamente abile”, ironizza l’atleta “anche perchè ho scelto di praticare sport invernali” -silenzio- “a Messina!”. Una doppia sfida dunque per un uomo che da sempre ha legato la sua esistenza alle pratiche sportive, dal basket al pugilato, fino ad approdare alla tavola. “Lo sport aiuta chi ha deficit, fisici o mentali che siano”. Abbattimento delle barriere culturali dunque, quelle stesse che rendono complicata la comprensione della pluralità e la poliedricità delle attività agonistiche e spesso confinano le discipline allo status di “minori”. “E’ una dicitura che vogliamo riuscire ad abbattere”, specifica Martelli.

Che di soldi e di strutture non ve ne siano granchè è un fatto e sulla faccenda interviene anche il sindaco, il quale ha mantenuto per sé la delega assessoriale pertinente -e non poteva essere diversamente, in fondo-. “Mi invitate a nozze, io lo sport ce l’ho nelle vene”, esordisce il primo cittadino che ricorda le esperienze del passato. Massimo appoggio anche dal coordinatore provinciale del Coni che sosterrà l’iniziativa.

E intanto, mentre al dott. Carmelo Lembo spetterà il compito di reperire fondi, recepire finanziamenti e trovare dunque quella linfa economica necessaria perchè il progetto decolli a pieno regime, i primi eventi a costo zero sono già in agenda: “il 29 settembre si terrà IO CORRO PER MESSINA, iniziativa alla quale potranno partecipare tutti indistintamente”, chiarisce con orgoglio il promotore di Stelle dello Stretto. Se leggendo i nomi citati state pensando “ma io questa cosa l’ho già letta” non vi sbagliate. Come già anticipato, lo stesso Martelli aveva avuto modo di presentare alcune delle iniziative sopra menzionate in occasione dell’ultima campagna elettorale.

L’allora candidato sindaco del centro-destra on. V.Garofalo aveva fatto suo il progetto, spingendolo e credendoci molto. “E continua ad essere un punto di riferimento”, continua il giovane atleta che chiarisce il ruolo del deputato Pdl “anche lui è una delle stelle dello Stretto”. Un faro puntato dunque su queste pietre è obbligatorio affinchè la loro luce, già apprezzata oltre i nostri confini territoriali, sia apprezzata anche in riva allo Stretto, come è giusto che sia!(ELEONORA URZI’)

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