MENSE SCOLASTICHE: VERSO UNA SOLUZIONE CHE METTA D’ACCORDO SINDACATI E GENITORI

Prove tecniche di dialogo dopo le tensioni dei giorni scorsi tra la Cgil e l’amministrazione comunale di Messina sul nodo refezione scolastica. Alla riunione, iniziata alle 13.30 e preceduta da un sit in di protesta indetto dal sindacato, erano presenti il sindaco Renato Accorinti, l’’assessore al ramo Patrizia Panarello e per la Cgil dal segretario generale Lillo Oceano, e Pino Foti della segreteria,  Carmelo Garufi e Francesco Lucchesi della Filcams –la categoria che segue i lavoratori della mensa- e da Pietro Patti e Mariogiorgio Gatto della Flc, la categoria della scuola.

Tre i punti nodali sui quali le parti si sono confrontate  e sui quali si sono trovate d’accordo:  garantire il servizio di refezione scolastica in maniera unitaria, quindi senza diversificazioni tra scuole e scuole- tramite gara da indire appena saranno definite le procedure di approvazione del Bilancio preventivo 2013; verifica delle risorse reperibili per cercare di assicurare in ogni caso e nel frattempo e in caso positivo affidarlo a trattativa a privata con scadenza 31/12/2013;  assicurare in ogni caso un servizio uniforme e unitario  garantendo un trattamento omogeneo per tutte le scuole e la piena salvaguardia e continuità occupazionale.

“Con l’apertura del confronto nel merito su questa vicenda di grande impatto sociale, oggi si è compiuto un importante passo avanti.  Resta però ancora da verificare le soluzioni concrete e i tempi tecnici per la loro attuazione. Si deve fare in fretta perché i giorni passano, la scuola è iniziata ormai da quasi un mese e sui lavoratori pende la procedura di licenziamento avviata dall’azienda”, commenta Lillo Oceano, segretario generale della Cgil di Messina.

Sono 89 sugli oltre cento i lavoratori impegnati negli anni passati nel servizio della refezione scolastica per i quali la Cascina –la ditta che lo scorso anno gestiva l’appalto per il servizio di refezione scolastica-  nei giorni scorsi ha avviato le procedure di mobilità. Si attendono ora le decisioni concrete sulla soluzione a questa vicenda per cercare di bloccare le procedure ed evitare così il loro licenziamento e l’apertura di una nuova crisi occupazionale in città.

Nei prossimi giorni infatti l’amministrazione comunale, dopo avere verificato le possibili strade da percorrere,  convocherà un nuovo incontro con il sindacato per valutare insieme quali soluzioni concrete sarà effettivamente possibile adottare.

Intanto il Presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, con una nota trasmessa al sindaco, Renato Accorinti, agli assessori alla pubblica istruzione, Patrizia Panarello, e alle politiche sociali, Nino Mantineo, ha richiesto informazioni e chiarimenti in merito ai servizi di refezione scolastica, chiedendo di essere invitata alle prossime riunioni.

“Ormai quotidianamente raccolgo le doglianze di moltissimi cittadini –ha premesso la Barrile – preoccupati per la sostanziale chiusura del servizio di mensa scolastica comunale; che non è neppure ipotizzabile che l’autogestione del servizio si tramuti, in sostanza, in una ipotesi di <pranzo a sacco>, perché ciò significherebbe una sostanziale abdicazione dell’Ente pubblico ad offrire un minimo servizio ai cittadini, a maggior ragione quando si tratta di minori, in quanto ciò significherebbe accettare inevitabili situazioni di disagio tra le famiglie, anche per le differenze sociali che i minori sarebbero costretti a subire; richiedo all’Amministrazione – conclude il presidente del Consiglio – di attuare con immediatezza tutti i provvedimenti e le misure che consentano, oltre che la salvaguardia di almeno 100 posti di lavoro, anche il rispetto dell’elementare diritto dei bambini di poter godere di un servizio fondamentale per le famiglie, che comporta un impegno di spesa minimo per l’Ente comunale. Richiedo altresì di essere direttamente invitata in riunioni o tavoli tecnici che eventualmente si terranno sul tema, anche al fine di un maggior coinvolgimento dell’intero Consiglio comunale su un tema così delicato e caro alle famiglie messinesi”.

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