CALCIO, ACR MESSINA: PRESTAZIONE DISCRETA, MA ARRIVA LA SECONDA SCONFITTA IN CAMPIONATO

Aversa Normanna – Acr Messina (arbitro Simone Aversano di Treviso)

Mini-crisi in casa Messina. Buoni i passi avanti mostrati dalla squadra in Campania, ma il risultato condanna i peloritani (1-0) e adesso la classifica fa quasi paura. Dopo la generosa  prestazione di Coppa con la Salernitana ci si aspettava qualcosa di più, ma notevole oggi la dose di sfortuna per i ragazzi di Catalano che prima perdono Lagomarsini per espulsione conseguente al fallo da rigore, da cui nasce il vantaggio dell’Aversa Normanna, e poi recriminano per il palo di Corona. L’Acr è in credito con la sorte, di almeno 3 punti.

La cronaca. Catalano  cambia qualcosa: con Lagomarsini in porta, in difesa ci sono De Bode e Ignoffo centrali, insieme a Quintoni e Caldore sugli esterni; a centrocampo i soliti Bucolo e Simonetti, mentre dietro a Corona linea a tre composta da Parachì, Lasagna e Gherardi. Ancora out Maiorano, Guadalupi e Chiaria, si infortuna anche Ferreira e Bolzan va in panchina. La prima azione nei primi minuti del match è di Corona che costringe alla parata il portiere avversario, D’agostino. Poi ancora Lasagna che al 5’, ottimamente innescato da Corona, impegna nuovamente il portiere con un bel diagonale parato in due tempi. La risposta dei padroni di casa arriva qualche minuto dopo con Di Vicino che di testa impensierisce Lagomarsini. Al 31’ Gherardi spreca trovandosi solo davanti all’estremo difensore e al 41’ l’azione destinata a cambiare il destino della partita: Lagomarsini è costretto ad atterrare bruscamente Orlando, ormai lanciato a rete, e oltre al rigore si becca anche il rosso diretto, che lascia il Messina in dieci uomini e forza Catalano a far entrare Iuliano al posto di Gherardi. Dal penalty, segna Di Vicino. Termina così la prima frazione.

Nel secondo tempo, un Messina in difficoltà data anche l’inferiorità numerica e la scarsa vena di Parachì, rilevato da Guerriera, subisce l’iniziativa avversaria: la più pericolosa quella di Porcaro , sula quale è prodigioso Iuliano. Da qui in avanti lo show di uno sfortunato Corona: prima la gran conclusione fermata da D’agostino, poi al 31’ solo il palo smorza la gioia, dopo un nuovo tiro al volo della punta giallorossa. Oltre una insidiosa punizione di Quintoni, nulla più in un match che lascia l’amaro in bocca al Messina, un po’ come successo  domenica scorsa contro l’Aprilia.

Domenica il Foggia e sette giorni dopo il Poggibonsi, di nuovo al S.Filippo. L’unico imperativo è vincere, per scacciare le paure di un momento di grande difficoltà e tornare semplicemente se stessi, magari con qualche punto in più è una classifica più leggera. (ROBERTO FAZIO)

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