MISS ITALIA DAL SINDACO: A PALAZZO ZANCA GIULIA ARENA (FOTOGALLERY)

Lo sguardo dolce di Giulia Arena, principessina nell’animo, regina di Bellezza italiana per l’anno 2013, conquista il pubblico che oggi pomeriggio si e’ riversato incuriosito a Palazzo Zanca.

E’ in gamba, sa cosa vuole, esprime il proprio pensiero autonomamente. Ha tutte le carte in regola per essere apprezzata e sfatare l’antico, tristissimo mito della bella senza cervello che pensa solo a minigonne e trucchi. La sua eleganza non si manifesta solo nell’abito, semplice ed elegante di una stoffa damascata verde bosco. In lei c’è di più, come l’assoluta consapevolezza di essere l’iniziata d’onore di un cammino che potrebbe portarla al successo, magari approdando alla conduzione come lei desidera, oppure spegnersi in un soffio.

Da quest’anno e’ una studentessa universitaria fuori sede. Si e’ trasferita a Milano per perseguire l’obiettivo formativo e non ha alcuna intenzione di mollare nonostante il concorso le abbia aperto molte porte. Alle 16.30 di oggi pomeriggio e’ approdata a Palazzo Zanca, prontamente accolta dal Sindaco, bravo padrone di casa, che l’ha invita a sedere nel suo ufficio prima di spostarsi nel Salone delle Bandiere.

Renato l’aveva conosciuta lo scorso anno quando, in tempi per entrambi non sospetti, era stato in visita al liceo G. Seguenza durante l’occupazione. Studentessa dell’istituto, Giulia ricopriva allora l’incarico di presidente della consulta giovanile.

Non siamo clementi e da lei, che nonostante il trasferimento si dice sempre figlia della propria città, abbiamo voluto sapere cosa ne pensa del guazzabuglio scatenato il 4 novembre, in occasione della commemorazione dei caduti in guerra. “Ho conosciuto Renato in tempi non sospetti, in cui non c’erano comizi né propaganda politica. Il suo modo di vedere prevedeva proprio per coerenza quello che è stato il suo punto di vista, quindi lo apprezzo per la coerenza, ma mi rendo conto che le forze armate sono e devono essere un orgoglio nazionale”. (LAURA MANTI)

 

FOTO SERENA CAPPARELLI

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