IL ROCKABILLY DEI MARILU’ SBARCA IN SICILIA !

Twist ,doo-wop,  rhytm’n’blues e una spruzzata di surf, ingredienti che compongono il gustoso  menù offerto dal “Phoenix” di Patti, il locale che questa sera ospiterà i Marilù, il trio Rock-a-Billy composto da Andrea Amico (contrabbasso e cori), Marco Gioè (Chitarra e voce) e Giuseppe Marino (batteria e cori).

Dopo aver incantato la penisola  con una proficua stagione live e con concerti ad alta intensità emotiva nei più prestigiosi live club italiani come il “Leoncavallo” di Milano, il “Micca Club” di Roma e il “Chat Baker” di Bologna, aver presenziato in Festival come il Summer Jamboree di Senigallia o aver diviso il palco con nomi di spicco come i Jets e i Reverend Horton Heat,  i Marilù sbarcano finalmente nell’isola che li ha lanciati, la nostra calda Sicilia, per presentare nella loro regione d’origine:  “Cinderella Rock”, la loro ultima fatica discografica edita dalla Muddy Waters Records .

Sette saranno le date del “Cinderella Rock Tour” e toccheranno le  principali provincie dell’isola: Siracusa, Agrigento, Palermo, Caltanissetta , Messina. Sette live show che si preannunciano al fulmicotone: un vero e proprio viaggio nel tempo sognando la magia dei mitici anni 50.

Proprio in occasione della data di questa sera (15 novembre) al Phoenix non ci siamo fatti sfuggire l’opportunità  di scambiare quattro chiacchiere con i Marilù.

Buongiorno ragazzi ! tanto per incominciare, vi ringrazio per la disponibilità e per il contributo che state fornendo alla rubrica “MusicLife” di messinaora.it.

Andando al sodo… Siete un gruppo che si sta costruendo una reputazione attraverso una vita “On The Road”, con tanti concerti,  cosa si prova dopo tanto girovagare nel ri-tornare nella terra che praticamente vi ha lanciato, la nostra bella Sicilia ?

Marco: Grazie a voi per lo spazio! Tornare in Sicilia è sempre bello, non ha niente da invidiare al resto d’Italia (anzi…), ci sono sempre più strutture dove suonare gestite da giovani “creativi” e, se pur con molte difficoltà, è una terra piena di fermento musicale e culturale in senso ampio e la qualità della proposta è sempre più alta, di conseguenza il pubblico è attento e caloroso!

Il 23 Ottobre è uscito ”Cinderella Rock” per la “Muddy Waters Records”  e ideologicamente andate proprio alla ricerca di “Marilù”.  Il disco, inoltre,  presenta le sonorità a voi più care: il Rock n Roll anni 50, la Surf music etc… con brani cantati in Italiano (una scelta coraggiosa per il genere che fate) e anche alcuni grandi classici rivisitati, penso alla prima traccia del disco “Lena (Bop-a)” che omaggia Ronnie Self, parlateci un po del disco che è veramente pregno di contenuti e sonorità….

Marco: Lo hai già descritto abbastanza bene musicalmente! C’è il rockabilly più classico, genere che amiamo profondamente, il rock and roll, il doo wop, la ballata romantica e chiudiamo con il riarrangiamento in chiave surf di un capolavoro della musica italiana, brano del 1948 (“Addormentarmi Così”).

L’idea della lingua italiana in questo genere ci è sempre piaciuta, già anticipata con il brano” E’ Soltanto un Twist” del primo album.

Siamo Italiani, con la febbre del Rock Americano, ma pur sempre Italiani!

E’ vero che sia coraggioso, perchè richiede una ricerca impegnativa e delle parole giuste, che “suonino bene”, cioè che abbiano musicalità;  ma di contro questa scelta ci permette di esprimerci al meglio. Per quanto riguarda i contenuti, avrai notato che ogni canzone ha per titolo il nome di una Donna (non pensare male…hehehe), il fatto è che il nostro punto fisso in giro per l’italia è quello di trovare “Marilù” ed in questa ricerca ci siamo imbattuti in altre ragazze (Lena, Alice, Cinderella, Jenny, Kelly, Caroline, etc), un album quindi che racconta di incontri “On the Road”…Le nostre canzoni sono storie che abbiamo realmente vissuto durante i nostri tour.

Sai,  in giro ti capita di incontrare davvero tante persone,  molte delle quali ti lasciano un segno profondo e non puoi far altro che scriverci una canzone!!!

Oltre che con il progetto “Marilù” venite da numerose esperienze precedenti, in particolar modo Marco e Andrea, avete già suonato insieme e in realtà stilisticamente simili alla vostra attuale band, cosa vi ha spinti a creare questa nuova realtà ?

Marco:  Si, io e Andrea abbiamo iniziato insieme suonando blues, con una band chiamata “Shotgun” con la quale ci siamo presi un po di soddisfazioni come l’esibizione al Pistoia blues. Eravamo giovani e stare su un grande palco accanto alle leggende del blues internazionale per noi significava tantissimo!! Con il tempo il passaggio al rockabilly è stato naturale, come  cantava il grande Muddy Waters “Il blues ebbe un figlio e lo chiamò Rock’n’Roll”, ecco noi lo abbiamo davvero ascoltato Muddy!!!

Da un po lavoravamo ad un’idea nuova, diversi esperimenti, diversi cambi di rotta e poi Marilù! L’obiettivo era un Rock più fresco, più contemporaneo e che avesse come caratteristica le tre voci e un repertorio, come detto prima, che strizzasse l’occhio “all’italiano”. L’incontro con Giuseppe, il nostro batterista, ci ha permesso  di concretizzare questa idea!

Non trovate che negli ultimi anni questo genere stia sensibilmente aumentando il proprio bacino di “utenti” se così possiamo dire. I concerti rockabilly incominciano ad essere sempre più richiesti così come aumentano anche le band che suonano questo genere, avete notato un cambiamento di approccio da parte del pubblico ? magari più eterogeneo….

Marco: Si, è una considerazione che secondo noi va allargata non solo alla musica, ma anche alla moda, dall’abbigliamento al design di arredo, c’è un ritorno agli anni 50.

E il pubblico è sempre più abituato, è vero; e il cambiamento si nota soprattutto nella tendenza a ballare che forse un po’ di anni fa era minore. Ci si diverte e quindi che aumentino sempre più le band che suonano il r’n’r!!!

Numerose sono le vostre partecipazioni televisive e radiofoniche tanto che siete riusciti ad entrare nella classifica stilata dal circuito delle radio indipendenti del MEI, quale è il vostro prossimo obiettivo ? insomma, quali sono i programmi per il futuro ?

Marco: Il futuro, beh c’è tanta roba alla quale stiamo lavorando. A gennaio uscirà il videoclip del nostro nuovo singolo, è un lavoro molto divertente che ci sta dando parecchi stimoli. Stiamo anche lavorando ad una colonna sonora per un documentario che uscirà nel 2014…ma su questo non possiamo anticiparvi molto. Per quanto riguarda i tour si sta già lavorando all’organizzazione della nuova stagione, il prossimo anno sarà ricchissimo di concerti in tutta Italia ma anche all’estero!!! Quindi seguiteci sulle nostre pagine ufficiali!

Bene, chiudiamo con una domanda che è diventata “La Domanda” di MusicLife:  Un disco, uno solo, quello che vi ha particolarmente influenzato nella vostra vita, quello che portereste sempre con voi per svariati motivi.

 Domandone!!! (tutti in coro…)

 Marco: Difficile sceglierne uno…così su due piedi dico  “Gene Vincent & his Blue Caps – Bluejean Bop”, con il mitico Cliff Gallup alla chitarra!

 Andrea: “Kind of Blue” di Miles Davis, un disco che vanta la collaborazione dei migliori musicisti dell’epoca, questi erano dei Rocker!!!!

Giuseppe: “ The Bends” dei Radiohead, anche se non è proprio il mio genere, le sonorità di questo disco riescono a farmi staccare con il mondo.

Grazie! e un grosso in bocca al lupo per il futuro e per il tour ! Vi aspettiamo anche a Messina “città”, qui la situazione è in evoluzione e i locali per suonare ci sono !  se potete salutare i lettori di messinaora… è cosa gradita !

Grazie a te Francesco, per lo splendido lavoro che fate e grazie mille a tutti i lettori di messinaora, c’è sempre bisogno di leggere cose buone, specialmente nella nostra epoca dove le informazioni sono troppe e spesso di scarsa qualità! Sappiamo che Messina è una bella “piazza” per la musica e non vediamo l’ora di poterci suonare!!!!

 Per rimanere aggiornati sul tour dei Marilù : http://www.mariluband.it  e https://www.facebook.com/marilu.rockabilly , Rock n’Roll !

(FRANCESCO ALGERI)

 

 

 

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