GIUSEPPE (IASTI) COMUNALE: RACCOLTA FONDI PER UNA STELLA DELLO STRETTO

Giuseppe Iasti Comunale e Gabriele Martelli, ospiti del programma #IlGiornaleDelMattino in onda su RadioStreet Messina

Stelle dello Stretto è un progetto del quale avevamo imparato a conoscere la mission qualche mese fa quando, durante la campagna elettorale primaverile, il suo ideatore Gabriele Martelli, allora candidato al consiglio comunale, ce ne aveva parlato.

E proprio la politica risulta avere un ruolo determinante nonché enormi responsabilità nelle grosse deficienze di cui risente il mondo dello sport. Sono molti gli atleti che nel corso degli anni abbiamo celebrato in città, alcuni in pompa magna, altri decisamente sottotono. La mission dell’ex pugile messinese è quella di promuovere l’attività sportiva a 360° con specifico riferimento ai cosiddetti “sport minori”. “E’ un grosso errore terminologico, non esistono minori e maggiori“. Così come non dovrebbero esistere limiti e barriere imposti a chi li vuol praticare. La nostra società però mostra evidenti carenze in questo ambito. E’ Giuseppe (Iasti) Comunale a raccontarci la sua personale esperienza di atleta diversamente abile.

Un vincente, un vincitore … disabile (anzi disabilitato, se la sua carriera fosse dipesa dalla solerzia di chi è responsabile di garantire uguali diritti basilari ai cittadini. Eppure dovrebbe far riflettere che le istituzioni non fronteggino adeguatamente situazioni che dovrebbero rientrare nell’ordinario e nella normalità assoluta. Ma per fortuna, nonostante gli ostacoli riscontrati nel cammino, lui, come altri, ha avuto coraggio, forza e sostegno di amici e familiari, sufficiente per andare avanti per la sua strada, una strada costellata di successi e riconoscimenti prestigiosi). Il campione di snowboard è pluripremiato nelle specialità di sport invernali che da anni pratica a livello agonistico.

Il merito non è certamente da addebitarsi alla politica o ai responsabili amministrativi del settore. Gli interlocutori regionali e nazionali sono spesso stati sordi al richiamo di chi evidenzia fragilità di un sistema che non sa occuparsi di cittadini le cui difficoltà sono soltanto diverse rispetto a quelle dei normodotati. “Un distinguo che nello sport dovrebbe riguardare solo le categorie di gara“, secondo Martelli. E, di fatto, che un collezionista di medaglie come Comunale sia un superdotato appare evidente già ad un primo sguardo al suo curriculum.

Molti i diversamente abili che ogni giorno potrebbero modificare il proprio lifestyle, trovando nello sport la motivazione e lo sprint necessari per fronteggiare il proprio quotidiano, facendo tesoro di un background che consente una maturazione e un’attitudine alla socialità e alla competizione sana che solo uno sportivo effettivamente possiede in certa accezione.

L’impegno primo deve essere delle famiglie, nonché dell’istituzione scolastica e degli educatori che la compongono; la società deve autoformarsi in tal senso ma non si può tralasciare la profonda colpa di chi “può e non fa”, di chi ha il potere di intervenire e resta con le mani in mano. “La mia grande fortuna è stata avere accanto mia madre, mia zia e mia nonna che mi hanno sempre spronato ad andare avanti. Delle donne, delle grandi donne“, ci racconta Comunale, un giramondo per necessità, perchè: “praticare sport invernali a Messina è impossibile per ovvie ragioni“, commenta con il fare ironico che contraddistingue ogni sua dichiarazione, comprese le più “forti”, quelle che afferiscono alle responsabilità. Primi colpevoli di certa ghettizzazione sarebbero proprio alcuni genitori “ineducati” all’importanza della pratica sportiva. Durante una lunga chiacchierata, dopo la diretta de #IlGiornaleDelMattino in onda ieri su RadioStreet a cui ha partecipato insieme a Martelli, Comunale ha sottolineato la necessità di far comprendere l’enorme valore sociale e formativo che lo sport ha. “Non è inusuale si pensi: mio figlio ha già così tanti problemi, ci manca solo lo sport!“, commenta “ed è una cavolata! Sarà proprio lo sport ad aiutarlo a superarli“.

Certo, tra tutte le scelte possibili, la tavola da snowboard non è tra le più “comode” ed economiche. E così diventa obbligatorio spostarsi laddove la presenza della neve consenta un allenamento costante e continuativo. Il Trentino diventa una nuova casa per l’atleta e Canada, Russia e Slovenia sono soltanto alcune delle mete visitate in occasione di gare internazionali, sempre affrontate con successo dal nostro concittadino. Far fronte a troppe spese diventa problematico e limitante per chiunque, specie all’inizio della carriera, aspetto che dovrebbe far pensare potenziali investitori oltre che istituzioni; sebbene questo sia un problema relativo per Iasti, già riconosciuto come campione in tutto il mondo, instaurare sponsorship diventa importante anche per lui, come per qualunque altro atleta, giacchè nel nostro Paese gli investimenti nel settore sono enormemente sproporzionati da specialità a specialità: e a fronte di un “giuoco del calcio” attraverso cui circolano cifre da capogiro, molti altri sport restano spesso condizionati dalla possibilità-o meno- di autosostentarsi.

Spontaneamente, artisti della scena hip hop aderiscono all’iniziativa promossa da Martelli, offrendo il proprio contributo artistico per una jam utile a raccogliere fondi in favore delle prossime imprese del campione messinese.

Domani sera, il New Cardines in Piazza Cardines, a Messina, metterà a disposizione i propri locali per ospitare un evento di solidarietà in occasione del quale verranno offerti intrattenimento e apericena a quanti accorreranno, partecipando, attraverso aste e contributi, alla sovvenzione dell’attività dello snowboarder. Un po’ come ribadire che laddove l’indifferenza della politica crea buchi, la cittadinanza risponde. Un po’ come evidenziare che laddove vi sia una stella locale, è proprio la città a goderne in visibilità e prestigio, ergo il minimo è che Messina risponda sostenendola. Un po’ come dire che in situazioni come questa i veri disabili -o per meglio dire inabili- risultano le Istituzioni inermi e distratte, con l’aggravante che questo handicap politico è assolutamente e clamorosamente arbitrario! Dal canto suo,aderendo all’iniziativa è la cittadinanza stessa a nobilitarsi e trarne enorme vantaggio, perchè in fondo cosa può far brillare la città in Italia e nel mondo più di un astro del suo firmamento? (EleUr)

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