PARCHEGGI DISABILI. UN “SERVIZIO TAXI” PER CHI NON DEAMBULA: ECCO LA DETERMINA DEL COMUNE

L’operazione scrematura “parcheggi disabili” da parte del Comune aveva creato subbuglio tra tutti coloro che nei mesi scorsi, pur avendone l’esigenza, si erano visti privati del proprio stallo giallo. La determina numero 35 di palazzo Zanca arriva oggi, come avevamo già anticipato due giorni fa in base alle decisioni della Consulta disabili, mettendo a punto le modalità di “parcheggio personalizzato” per chi possiede una condizione di “deambulazione impedita”. Questa condizione fisica dovrà essere certificata, si legge nel documento, dal proprio medico curante per far sì che il richiedente abbia le carte in regola per detenere e mantenere questo posto auto riservato. Ricordiamo che la condizione del diversamente abile non è privilegiata o vantaggiosa ma è semplicemente delicata e come tale deve essere trattata.

L’Amministrazione municipale ha pensato a quelle disabilità che non consentono la mobilità delle proprie gambe ma che consentono una vita relazionale e lavorativa normale. Il parcheggio “giallo” diventa un diritto di chi dimostra questa disabilità con un’autocertificazione annuale che preveda il mantenimento delle condizioni psico-intellettive necessarie per chi deve guidare un veicolo su strada. A formulare la nuova determina sono stati il Sindaco Renato Accorinti, l’assessore alla Viabilità, Gaetano Cacciola, il dirigente e il funzionario del Dipartimento alla Mobilità Urbana, Mario Pizzino e Luigi Tumino, la presidente della Consulta, Maria Lucia Serio e il coordinatore dell’Area Disabilità Nino Morabito. Tra le novità del provvedimento, spicca una sorta di “servizio taxi” per i disabili che, magari, non hanno l’abitudine di uscire frequentemente e che non hanno quindi bisogno di un posteggio stabile sotto la propria abitazione. Questo nuovo servizio dovrebbe realizzarsi in sinergia con l’Atm, magari attraverso l’acquisto di un apposito pulmino attrezzato per questa funzione oppure con la collaborazione dei Servizi Sociali perché si possa concretizzare un parcheggio “a chiamata” che non costi nulla al fruitore.
Il contrassegno per disabile non è cedibile ad altri componenti della famiglia o ad amici. La gestione Accorinti resta ferma nella posizione che saranno attivare restrizioni per la concessione di stalli gialli. Se i disabili per esempio sono domiciliati in una strada stretta o dove vige il divieto di sosta, potranno utilizzare e avranno diritto ad un parcheggio riservato più vicino legittimo.
I ciechi ed altri casi più specifici, come soggetti affetti da Sla o bambini con spina bifida, sono esclusi dalla determina ma potrebbero essere sottoposti ad una revisione in seguito.
I richiedenti di questo tipo di parcheggio, tra cui il consigliere della Quarta Circoscrizione Dino Smedile hanno tirato un sospiro di sollievo. (@MARCELLA RUGGERI)

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