ACCOGLIENZA PROFUGHI: ESPERIMENTO RIUSCITO, LA CHIESA DELL’IMMACOLATA ALLE 21 ERA GIA’ SVUOTATA

Un successo che apre una nuova strada per l’accoglienza a Messina, città di passaggio per i profughi che giungono in Sicilia, spesso sopravvissuti a viaggi disperati. In attesa che dalla Prefettura arrivi l’esito della gara, ieri la Chiesa dell’Immacolata è stata il luogo simbolo di un cambiamento nel modo di affrontare l’emergenza. Grazie alla disponibilità dell’Arcivescovo La Piana che ha assecondato le richiesta dell’amministrazione, le operazioni di identificazione si sono svolte  in maniera più serena, consentendo a molti volontari di assistere dignitosamente  gli oltre 500 stranieri in attesa del trasferimento in luoghi d’accoglienza più idonei.

Le operazioni di “smistamento” si sono concluse alle 21 circa, quando nell’imponente tempio non c’era più nessuno:  gli adulti, sono stati trasferiti all’aeroporto di Catania, e da qui imbarcati su voli diretti per Roma, Isernia e Frosinone. I minori hanno invece trovato posto in diverse comunità della provincia.

Quello di ieri è stato il quarto sbarco in città: 372 uomini, 96 donne, delle quali 7 incinte con una quasi al termine della gravidanza,  56 minori e otto ragazzine. Una traversata “costata cara” anche in termini economici: per un posto sul barcone, infatti, si può pagare anche 3400 dollari (come emerso dall’inchiesta che oggi ha portato all’arresto di tre scafisti).

Le nazionalità di provenienza dei rifugiati sono principalmente Eritrea, Etiopia, Tunisia, Marocco, Siria e Pakistan. Sono stati recuperati nel canale di Sicilia, a sud di Lampedusa, due giorni fa, dalle navi Sirio e Dattilo della Capitaneria di Porto, come mostrano le immagini girate dagli uomini impegnati nell’operazione Mare Nostrum.

 

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it