LO MONACO FURIOSO (IL VIDEO), IL WEEKEND AVRA’ PORTATO CONSIGLIO?

Più che un caso, un enigma. Quello di sabato mattina doveva essere l’incontro del riavvicinamento, utile a rimarginare la ferita. Adesso però la ferita è diventata uno squarcio lacerante e le due parti restano separate da una distanza preoccupante. Incolmabile forse, almeno a giudicare dalla veemente reazione del massimo dirigente del Messina, Pietro Lo Monaco, letteralmente imbufalito quando dopo circa tre ore di colloquio esce dalla sala giunta sbattendo la porta e correndo via da Palazzo Zanca, inveendo contro l’amministrazione, il sindaco nella sua persona e annunciando di lasciare definitivamente il Messina ai giornalisti che lo inseguono provando a strappargli qualche dichiarazione. Testa bassa e volto scuro, come il futuro di una squadra che ad oggi, si ritrova con una programmazione gravemente compromessa dopo gli sviluppi della vicenda, senza un solo acquisto ufficializzato, a pochi giorni dal ritiro (?) per il quale Grassadonia, già incalzato dal Taranto secondo alcune indiscrezioni, si auspicava di avere l’80 % dell’organico definitivo ai suoi ordini. Adesso tutto è maledettamente complicato, tutto più difficile. Certo che, solo pochi giorni fa, l’entusiasmo frutto di un biennio vincente lasciava presagire un’estate completamente diversa. Oggi gli spettri del passato fanno più paura che mai.

A Palazzo Zanca c’era anche il tifo organizzato: non si comprende la discrepanza di stati d’animo fra l’ingegnere De Cola, abbastanza sereno nel ribadire i presupposti per arrivare ad un compromesso e il padron, furioso appunto.  Gli ultràs, spaventati dalla reazione di Lo Monaco ed esausti per le tante ore d’attesa, perdono banalmente il controllo e tentano con successo di fare irruzione nei locali adiacenti la Sala Giunta, spintonando violentemente un impiegato comunale di sorveglianza. Scene di assoluta inciviltà che mal si conciliano con la passione sportiva verso una squadra che vive un momento difficile. Il sindaco, visibilmente esausto anche lui, li raggiunge poco dopo e prova a spiegare anch’egli le proprie ragioni, confermando che il nodo della questione resta la delibera in favore dell’agenzia “Musica da Bere”, la quale lui e i suoi collaboratori non hanno nessuna intenzione di annullare.

Apertura però per la possibilità, tutta da verificare, di anticipare le date dei concerti e in tal modo disimpegnare i locali del San Filippo in tempi ridotti rispetto a quelli iniziali e congrui alle richieste della dirigenza. Disponibilità a rivedere gli accordi e fornire utili rassicurazioni circa la salute del manto erboso arrivata anche dal titolare della suddetta agenzia, Carmelo Costa, tramite un comunicato ufficiale.

Ennesimo rimbalzo, ma adesso la palla più importante passa a Pietro Lo Monaco: è evidente quanto ci sia stato un clamoroso errore di comunicazione fra le part ai danni dell’ACR; altrettanto evidenti sono però gli sforzi da parte dell’amministrazione di rispondere positivamente alle richieste inerenti il Celeste e la disponibilità relativamente ai progetti di cui attualmente sembra esistere solo una bozza. Siamo convinti che il futuro del Messina in fondo, a questo punto, passi soltanto dal buon senso e dalla buona volontà della dirigenza giallorossa. Per dare continuità, nonostante questo disguido che tiene mezza città sulla corda, ad un atto d’amore cominciato, in condizioni molto più desolanti, solo due anni fa. (ROBERTO FAZIO)

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