MESSINAMBIENTE, ESPOSTO IN PROCURA SU MORTE TOMASELLO. CGIL: “CAUSATA DA INCIDENTE”

La morte del dipendente di MessinAmbiente, Antonio Tomasello, avvenuta lo scorso 3 luglio, oggetto di un esposto alla Procura della Repubblica di Messina da parte della Cgil.

“L’esito dell’autopsia sul corpo del compagno Antonino Tomasello – esordiscono la segretaria generale della Fp Cgil, Clara Crocé, e il responsabile di settore, Carmelo Pino – conferma che il decesso non è avvenuto a causa di un malore precedente all’incidente, ma per via delle ferite riportate dopo l’impatto mortale. Un ‘verdetto’ che fa ancor più rabbia perché attesterebbe le responsabilità addebitabili alle alla mancanza di manutenzione sul mezzo”.

Alla luce di quanto emerso dall’esame autoptico effettuato dal medico legale Giovanni Andò sul corpo dell’operaio, la Fp Cgil ha formalizzato la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica in cui, grazie ad una serie di foto scattate sulla spazzatrice già nelle settimane prima dell’incidente, si mettono in evidenza le condizioni di assoluta precarietà della “vettura da lavoro” a bordo della quale viaggiava Tomasello.

“Tomasello – continua la Crocé – ha perso il controllo per via delle condizioni di assoluta precarietà della spazzatrice. E’ inaccettabile dover pensare che se sul parco mezzi della MessinAmbiente, negli anni, fossero stati effettuati i necessari e dovuti interventi di manutenzione, oggi Tomasello sarebbe vivo”.

“La sicurezza sul lavoro per la Fp Cgil ha sempre rappresentato un punto fondamentale della nostra politica sindacale – continuano Crocé e Pino – ma adesso più che mai costituisce l’assoluta priorità. La società di via Dogali deve fare il possibile affinché i dipendenti che quotidianamente operano in strada, sostenendo il peso e le fatiche di un lavoro pericoloso e usurante per la salute, possano almeno essere certi di viaggiare su mezzi sicuri e non vetusti. Purtroppo tornare indietro non è possibile, ma è proprio per questo che la morte di Antonino Tomasello, per quanto insensata e inaccettabile, deve far capire quali siano le vere priorità della gestione aziendale”.

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