RAFFINERIA MILAZZO, RAM: “NESSUN PERICOLO”. FISMIC – CONFSAL NON SI FIDA: “INVESTIRE IN SICUREZZA”

Questa mattina, alle 9,30, la Raffineria di Milazzo ha comunicato che, sin dalle prime ore dello scorso sabato, 4 ottobre, “non sono più presenti focolai all’interno del serbatoio TK513 e pertanto non sussistono situazioni di pericolo”. “Come emerso anche nel corso del recente sopralluogo congiunto con i vigili del fuoco del Comando di Messina – si legge ancora – la struttura del serbatoio si trova a temperatura ambiente, circostanza confermata dal monitoraggio continuo che dura da diversi giorni, e la parte inferiore risulta integra e pertanto garantisce la funzione di contenimento. I sistemi di raffreddamento e spegnimento del serbatoio hanno continuato perfettamente a funzionare nel corso dell’emergenza e sono stati disattivati solo quando il serbatoio ha raggiunto la temperatura ambiente”.

Notizie che confortano fino a un certo punto i lavoratori aderenti alla Fismic – Confsal. Al termine dell’incontro tra i sindacati e la direzione della Raffineria di Milazzo, tenutosi in Confindustria giovedì scorso, la Fismic, il sindacato dei lavoratori dell’industria aderente alla Confsal, ha espresso “molte perplessità sulle posizioni aziendali, ritenute inadeguate nei confronti di problemi così gravi come quelli della sicurezza sui luoghi di lavoro e della salvaguardia e riqualificazione ambientale del territorio”.

Secondo Pippo De Leo, segretario generale della Fismic provinciale, e Santo Crisafi, segretario generale della Confsal, “l’atteggiamento tenuto durante l’incontro dai rappresentanti dell’azienda, improntato a sufficienza ed elusione delle questioni poste dal sindacato, non è accettabile e il suo perdurare sarà contrastato con le eventuali doverose iniziative dei lavoratori e, se necessario, nelle sedi istituzionali”.

La Fismic-Confsal “nel rivendicare ancora una volta il rispetto integrale dei protocolli sulle relazioni industriali sottoscritti dalla Ram, con il coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori (Rsu), contro ogni visione verticistica dei rapporti sindacali, ribadisce che non è in discussione la presenza, considerato il peso economico e occupazionale della raffineria a Milazzo, ma chiede con forza investimenti strategici per modernizzare l’impianto, rendendolo più sicuro”. Per questo nei prossimi i giorni la Fismic-Confsal, annunciano De Leo e Crisafi, “avvierà con i propri delegati di fabbrica in tutto l’hinterland milazzese e del Mela una vasta campagna di sensibilizzazione sul tema dell’industria sicura e rispettosa dell’ambiente, coinvolgendo i cittadini e verificando i comportamenti delle istituzioni e del ceto politico su tali temi, a partire dalla questione dei controlli, che interessano le prospettive di vita e di lavoro delle popolazioni, contro ricatti occupazionali e subalternità politiche”.

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