BILANCIO PALAZZO ZANCA. AVANZO DI 2,5 MILIONI MA PD OBIETTA: “AL CONSIGLIO NESSUNA DELIBERA”

“Ad oggi, nonostante la Giunta comunale abbia approvato il nuovo schema di bilancio consuntivo nella seduta del 13 ottobre, non vi è alcuna traccia della delibera. La stessa non è stata né pubblicata, né consegnata al collegio dei revisori dei conti, bruciando di fatto due giorni rispetto ai tempi assegnati dal commissario straordinario”. A formulare le gravi, sebbene non nuove, accuse all’esecutivo di palazzo Zanca sono Paolo David e Giuseppe Santalco, rispettivamente capogruppo di Pd e Felice per Messina. Tutto questo mentre l’esecutivo del Comune di Messina ha da due giorni varato un consuntivo 2013 con un avanzo di 2.560.701,86 euro.

Importanti anche le stime dei debiti fuori bilancio. Al 31 dicembre 2013, quelli maturati dall’Atm ammontano a 32.435.045 euro. A 16.743.266 euro quelli di Messinambiente. Il debito esecutivo definitivo è di 60.589.819.12 euro. Non vanno trascurati, tuttavia, i debiti fuori bilancio potenziali pari a 137.857.508,69 euro. Tra questi, 15.326.962 euro relativi a giudizi instaurati dalla stessa Messinambiente contro l’Ato e il Comune quale terzo chiamato in causa.

“Perché – si chiedono – se la Giunta ha approvato il nuovo schema, lo stesso non è stato immediatamente trasmesso ai revisori dei conti, perché sino a stamattina alle ore 09,30 la delibera non ancora risulta pubblicata nel sito?”. Per dovere di cronaca, va detto che alle 14,12, ora in cui viene redatto questo articolo, la delibera è presente sull’albo pretorio online dell’ente. Non a caso, Messina Ora è in grado di anticiparne parte dei contenuti.

“Se la Giunta – proseguono a ogni modo David e Santalco – ha approvato il nuovo schema, perché lo stesso non è stato immediatamente trasmesso agli altri organi che lo dovranno analizzare ed a cui vengono assegnati dei tempi ristretti? Il terminedi 15 giorni è stato rispettato solo formalmente dalla Giunta, ma lo schema, se approvato con tutti i nuovi allegati, perché non è stato consegnato immediatamente al collegio dei revisori?”.

I consiglieri rimarcano come si stia ripetendo la scena vissuta allorché “lo schema del bilancio consuntivo 2013, approvato in Giunta lo scorso mese di giugno, è stato disponibile solo dopo diversi giorni”. “Chi ritiene di addebitare eventuali ritardi ai revisori o al Consiglio ha sbagliato bersaglio – ammoniscono – la città deve sapere che di fatto per la prima volta nella storia finanziaria del Comune di Messina una Giunta ha approvato due bilanci consuntivi, passando da un avanzo di amministrazione ad un disavanzo (di cui ancora non abbiamo contezza)”. Va ribadito, sempre per correttezza, che in realtà le carte fanno registrare un avanzo di amministrazione di poco superiore ai 2 milioni e mezzo di euro.

“Qualcuno pensa – concludono gli esponenti del Partito democratico – di interpretare le norme finanziarie in maniera elastica e dottrinale. Ricordiamo al vice sindaco che, in occasione dell’approvazione del piano di riequilibrio, si era impegnato a trasmettere al ministero degli Interni il bilancio consuntivo entro 10 giorni. Ne sono passati oltre 40 e la commissione ministeriale ancora aspetta. Questi sono i motivi e le deficienze strutturali e finanziarie del Comune che il vice sindaco cerca in maniera strumentale di addossare al Consiglio, e l’eventuale reiezione del piano di riequilibrio ed il consequenziale default del Comune ha solo il nome del sindaco Accorinti. Analizzeremo il nuovo schema, valuteremo il lavoro di adeguamento fatto sui rilievi mossi dai revisori, ed in coscienza e responsabilità esprimeremo il nostro voto”.

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