Vetro e raccolta differenziata. Sicilia fanalino di coda, maglia nera a Palermo e Messina

Potrebbe essere l’oro nero del Sud, al dispetto del suo colore luminoso e trasparente, attraverso il quale ridare fiato a Comuni ed enti locali con i conti perennemente in rosso.

E invece, anche raccolta e riciclo del vetro inchiodano la Sicilia al suo stabile ultimo posto nelle classifiche nazionali.

Lo sconfortante dato è emerso questa mattina, nel corso di convegno svoltosi al Royal Palace Hotel promosso dal Consorzio per il recupero del vetro da imballaggi (CoReVe) e dall’Anci, sul tema “Raccolta differenziata del vetro, costo o opportunità”?

Il particolareggiato report sottolinea, rispetto ad raccolta complessiva dei materiali in vetro che nel Mezzogiorno si assesta intorno +8,3% rispetto all’anno 2012, la posizione di arretratezza dell’isola.

Arretratezza che si traduce nella perdita di un beneficio economico pari 670mila euro l’anno per i Comuni con una popolazione stimata introno ai 100.000 abitanti e una raccolta differenziata di 29 chilogrammi annui.

La raccolta e la differenziazione dei rifiuti derivanti da imballaggi in vetro in Italia nell’anno 2013 ha raggiunto una media di 28,9 chilogrammi per abitante, con sensibili variazioni tra  Nord, Centro e Sud Italia.

A frenare la locomotiva della raccolta e differenziazione dei materiali in vetro è ancora una volta il Mezzogiorno che, sino a pochi anni addietro, registrava un’attività di raccolta per abitante particolarmente ridotta.

Un trend che lentamente sta modificandosi nell’ultimo periodo con margini di progressivi di recupero.

Ed è stato il 2013 l’anno della svolta, quando i parametri della raccolta del vetro hanno registrato nel sud Italia un +8,3% rispetto all’anno precedente con una media di 17,8 chilogrammi di vetro differenziato per abitante, anche se lo scarto rispetto alla media nazionale è ancora particolarmente elevato.

Il dato  meridionale però va ulteriormente sezionato tra le regioni, ed è qui che la Sicilia si posiziona stabilmente in fondo alla classifica con una raccolta media di 6,1% per abitante rispetto all’11,7% registrato nel resto del Mezzogiorno.

Tutte le provincie siciliane, anche se con percentuali differenti, restano ampiamente al di sotto della media regionale con la città e la provincia di Palermo a quota 4,7 chilogrammi per abitante e la città e la provincia di Messina a quota 4,8 chilogrammi.

A posizionarsi tra le provincie più virtuose, nell’ambito del dato isolano, ci sono invece Trapani, in vetta con 12,2 chilogrammi di vetro raccolto per abitante, Ragusa con 9 chilogrammi, Caltanissetta con 6,9 e Siracusa con 6,4 chilogrammi per abitante.

“La raccolta differenziata degli imballaggi in vetro è un esempio di gestione intelligente delle risorse del paese – ha spiegato Franco Grisan presidente del CoReVe – che non solo permette di preservare l’ambiente ma rende marinale l’uso della discarica per i rifiuti da imballaggio. Una gestione intelligente permette così di risparmiare energia e ridurre le emissioni di gas serra nell’ambiente. I numeri della raccolta differenziata nel Sud Italia però – prosegue il presidente del CoReVe – dimostrano che ci sono e devono essere ampi margini di miglioramento sia per quel che riguarda le quantità intercettate sia per quel che concerne la qualità del materiale raccolto per consentirne il successivo riciclo”.

All’incontro hanno preso parte anche i produttori industriali, i responsabili del Conai, i riciclatori di vetro provenienti dai rifiuti raccolti, la Regione, alla quale spetta di definire le linee guida in merito a gestione dei rifiuti, e amministrazioni ed enti locali, direttamente chiamati in causa nella gestione del sistema organizzativo finalizzato ad un’efficiente raccolta.

Benefici ambientali ma anche economici derivano da un’ampia e corretta raccolta del materiale in vetro: perché il rottame raccolto, una volta trattato efficacemente e trasformato  in materia prima seconda può essere riciclato nelle vetrerie per la produzione di nuove bottiglie ed altri prodotti in vetro infinite volte.

Attuare e potenziare la raccolta differenziata, migliorandone la qualità, può consentire di rimpinguare le casse degli enti comunali, dando vita a quell’economia circolare considerata dall’Europa pilastro dello sviluppo sostenibile.

“L’Anci – annuncia Nicola Nascosti membro della commissione tecnica paritetica Anci – CoReVe – ha sottoscritto un nuovo accordo destinato a garantire l’implementazione di sistemi sempre più virtuosi. Il riciclo del vetro sta crescendo e i dati in tal senso sono decisamente confortanti. Naturalmente – ha concluso l’esperto – raccolta e riciclo potranno produrre i benefici sperati, anche e soprattutto, grazie alla presenza di cittadini informati e responsabili”. (@Emma_De_Maria)

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it