Accoltellamento capotreno, fermato uno dei due aggressori. Ad identificarlo un collega ferroviere

E’ un 24enne di origini romene uno dei due aggressori che  il 13 novembre alle  ore 10.40 a Spadafora, a bordo del treno fs nr. 8771 proveniente da Messina e diretto a Milazzo, sprovvisti di biglietto, si erano rifiutati di fornire le proprie generalità e al fine di sottrarsi al controllo avevano aggredito il capotreno, Riccardo Caristi  colpendolo alla spalla con un’arma da taglio. I due sconosciuti, subito dopo l’aggressione, avvenuta nei pressi della stazione ferroviaria di Spadafora, erano scesi dal treno e si erano dati  alla fuga a piedi in quel centro.

Un”attività serrata, condotta grazie anche alla testimonianza della stessa vittima, le cui condizioni sono stazionarie ma che da subito è riuscito a fornire un identikit dei suoi aggressori. Si tratta di  Stefan LACATUS  24enne romeno, già noto alle forze dell’ordine, senza fissa dimora. Nonostante la rapidità dei Carabinieri nell’individuare le generalità dell’autore dell’efferata aggressione, non si era riusciti nelle prime ore a fermarlo fisicamente.

L’aggressore, insieme al suo amico che nella vicenda ha avuto un ruolo solo secondario, è solito aggirarsi nell’ambiente ferroviario di tutta la Provincia di Messina. Il suo stile di vita “girovago” ha reso complicate le ricerche che proseguivano in tutta la Provincia.

Nella mattinata di oggi 15 novembre un capotreno, a bordo di un treno in transito a Taormina, lo ha notato e avendo collegato il suo volto a quello dell’aggressore del collega, con grande tempismo e professionalità ha deciso di chiamare la Polizia Ferroviaria. Gli agenti della Polfer sono intervenuti  immediatamente e nonostante il LACATUS fosse sprovvisto di documenti, riuscivano a identificarlo compiutamente.

Contattati i Carabinieri di Spadafora, che intanto stavano continuando le ricerche, si è accertato in modo chiaro che il fermato corrispondeva effettivamente all’aggressore del capotreno di Spadafora. I Carabinieri di Spadafora, giunti in loco per gli accertamenti, congiuntamente agli agenti della polizia Ferroviaria di quel centro, hanno sottoposto il giovane  a fermo  per  tentato omicidio aggravato e porto abusivo di arma da taglio.

Al termine degli atti i Carabinieri traducevano il fermato al carcere di Messina Gazzi dove si trova a disposizione dell’ A.G..

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