Collegamenti Stretto. Or.Sa e pendolari non si fidano del Comune: “Dal prefetto per arrivare al ministero”

“Come sempre si arriva in zona emergenza. Mancano tre settimane alla cessazione del servizio di traghettamento veloce e ancora nessun atto concreto e nessun progetto presentato”. La denuncia arriva dall’Or.Sa Messina, in una nota congiunta con il Comitato pendolari dello Stretto e il consigliere comunale Santi Daniele Zuccarello, dei Progressisti democratici. Tutti impegnati in un fronte comune atto a garantire il traghettamento veloce sia nella tratta per Villa San Giovanni che verso Reggio Calabria “per salvaguardare l’occupazione e fornire un servizio efficiente con tariffe sostenibili per gli utenti dello stretto”. La nota è indirizzata al prefetto di Messina perché faccia da tramite autorevole nei confronti del ministero dei Trasporti “dal quale si attendono ancora oggi i dettagli tecnici con cui nel progetto annunciato settimane or sono dovrebbe essere garantita la continuità territoriale sullo Stretto dal prossimo 1 gennaio 2015”.

“L’impegno del Governo centrale – affermano – non può essere sprecato insistendo col fantasioso piano di mobilità proposto dal Comune che fra l’altro assume connotati anti operai. Pertanto alla dura presa di posizione del consigliere Zuccarello giunta nelle scorse settimane si uniscono Or.Sa e Comitato pendolari dello Stretto che, con una delegazione di lavoratori marittimi di Bluferries e Ustica Lines, il prossimo 11 dicembre, a partire dalle 10, effettueranno un sit-in nello spazio antistante la Prefettura di Messina per rivendicare il diritto alla mobilità e all’occupazione”.

L’auspicato intervento del ministero dei Trasporti, che dovrebbe garantire il mantenimento del collegamento marittimo veloce, ex Metromare, rischia di essere vanificato, secondo gli scriventi, dalla cronica incapacità del territorio di sfruttare convenientemente le opportunità di sviluppo e produzione: “Esaurito ogni tentativo di concertazione con la Giunta comunale che resta arroccata su posizioni autoreferenziali, distanti anni luce dalle vere esigenze di cittadini, pendolari e lavoratori, si ritiene indispensabile attivare l’interlocuzione con il Governo centrale attraverso il Prefetto di Messina. Alla sommaria ordinanza comunale anti tir che di fatto ha dimezzato i livelli di produzione del trasporto marittimo, si è aggiunto il Piano di mobilità nello Stretto redatto dall’assessorato ai Trasporti messinese che paradossalmente sostiene l’abolizione del collegamento marittimo veloce con Reggio Calabria e che, se posto in essere, produrrebbe un calo dell’attuale offerta oltre alla compressione dei livelli occupazionali in Ustica Lines che ad oggi effettua il servizio fra Messina e Reggio”.

In attesa del bando definitivo per l’affidamento dell’appalto, Il ministro Maurizio Lupi si è impegnato a mantenere il servizio attraverso i mezzi di Rfi “ma è pur vero che la flotta veloce dell’azienda pubblica è limitata a sole due unità veloci quando ne servono almeno cinque per mantenere l’attuale frequenza dei collegamenti fra Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria”. “Alla luce dei fatti – proseguono – risulta fondamentale coinvolgere Ustica Lines che in vista della scadenza della seconda proroga al 31 dicembre prossimo ha annunciato la cessazione del servizio e il licenziamento di ben 57 marittimi“.

Or.Sa, pendolari e Zuccarollo concludono avvertendo che è necessario organizzare il futuro della continuità territoriale, che da troppo tempo aspetta di assumere canoni di civiltà, e garantire agli utenti tariffe socialmente accessibili: “Se Rfi/Bluferries non è in possesso di mezzi sufficienti per garantire ed eventualmente potenziare il servizio, proponiamo al ministero di prevedere tra i due vettori una partnership e/o riorganizzare di fatto il consorzio Metromare (Bluferries&Ustica Lines) che, al netto di alcune controversie sugli orari di lavoro ed i livelli salariali, è stato un’esperienza funzionale per la comunità dello Stretto e ha creato significative opportunità di lavoro ed al contempo è indispensabile garantire la presenza delle navi bidirezionali Bluferries nel porto storico in modo strutturale e duraturo ponendo rimedio alle scelte discutibili che quest’amministrazione si ostina a portare avanti in tema di mobilità nello Stretto”.

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