Trasporto ferroviario, il Movimento Popolare 14febbraio al ministro e sindaci siciliani: “ecco come si può fare”

Il giorno dopo  la mobilitazione per il diritto alla continuità territoriale sul tavolo del ministro Lupi arriva la proposta su come rinnovare e rendere sostenibile il servizio a lunga percorrenza dei treni dalla Sicilia verso il continente.

Il progetto, dettagliato tecnicamente, riguarda la trasformazione dei treni diurni Sicilia-Roma, da Intercity a Frecciabianca, con un risparmio di tempo calcolato in circa due ore.

Nel ribadire che  “il potenziamento del traghettamento veloce non può in nessun modo sostituire il servizio universale a lunga percorrenza su binari, poichè il primo è da dedicare ai pendolari delle due sponde per realizzare la vera integrazione dell’area dello Stretto, la continuità territoriale è invece necessaria per integrare la Sicilia con il resto d’Italia” i promotori della mobilitazione che ieri ha visto partecipare anche esponenti delle istituzioni (in testa Sindaco e assessore regionale) ricordano quanto accade  nel nord dell’Europa, dove “l’utenza ferroviaria raggiunge Stoccolma partendo da Amburgo con un moderno sistema Treno/Nave (Mit dem ICE Fähre fahren) in tempi civili, a basso costo e senza scendere mai dal treno nonostante i tratti di mare che dividono la Germania dalla Danimarca. Il sistema è realizzabile anche nello Stretto di Messina e le prove di fattibilità si possono avviare a basso costo con le strutture esistenti”.

Ecco il “Progetto di trasformazione dei treni diurni Sicilia – Roma, da InterCity a Frecciabianca” come da documento inviato al Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti On. Maurizio Lupi, alla Commissione Trasporti camera dei Deputati On. Vincenzo Garofalo, al Presidente della regione Sicilia On. Rosario Crocetta, all’ Assessorato Regione Sicilia delle infrastrutture e della Mobilita On. Giovanni Pizzo e ai sindaci di Palermo, Catania e Messina.

“L’attuale offerta ferroviaria diurna di Trenitalia, tra la Sicilia e Roma – si legge –  prevede due coppie di treni InterCity con due “antenne” provenienti da Palermo e Siracusa che si uniscono a Messina. Manovrate singolarmente per l’imbarco sulla nave traghetto, per un totale di due manovre a treno, da Villa San Giovanni a Roma le due sezioni viaggiano unite. Procedura inversa per i treni provenienti da Roma e destinati alle due città dell’isola.

Gli InterCity siciliani sono composti da tre carrozze di 2ª classe e una di 1ª classe sia da Palermo sia da Siracusa, e la loro velocità massima è impostata a 130 km/h per l’impiego delle datate locomotive del gruppo E656. Nel continente la velocità aumenta grazie alle moderne e potenti locomotive dei gruppi E402 o E403, capaci di viaggiare a 200 km/h  che a loro volta sono limitate dalle carrozze che possono viaggiare fino a 160 km/h.

Basandoci su questa premessa e sulle capacità dell’attuale infrastruttura ferroviaria, sia Siciliana sia nazionale, abbiamo elaborato un progetto che permetterebbe ai treni diurni siciliani di ottenere tempi di percorrenza tra Palermo a Roma nettamente inferiori, senza alcun trasbordo di passeggeri, e cosa importante, attuabile in pochissimi giorni con costi irrisori.

Iniziamo dalla classificazione del treno che da InterCity diventerebbe Frecciabianca, una novità assoluta per il mercato delle Frecce di Trenitalia che potrebbe espandere l’offerta nazionale fino in Sicilia. Con un piccolo aumento del costo del biglietto, dovuta alla diversa classificazione del treno, si avrebbero servizi con standard superiori, e vantaggi nei tempi di viaggio.

Sostituzione dell’attuale convoglio con più moderne e veloci carrozze tipo GC e UIC-Z1 (IC 901), dotate di poltrone reclinabili, tavolino, wifi, prese elettriche, fasciatoio e altri confort, che andrebbero in “composizione bloccata” ad una locomotiva E402b politensione (101 – 180).

Il convoglio, composto da una carrozza “pilota” di 2ª classe, due carrozze di 2ª classe, una di 1ª classe, e locomotiva E402b, offrirebbe una capacità di 250 posti (54 posti di 1ª classe, 198 di 2ª classe). Per la circolabilità della locomotiva E402b in Sicilia basterebbe una deroga del gestore dell’infrastruttura ferroviaria RFI/CESIFER, cosi come avvenuto per i moderni treni Minuetto (ALe501/502).

Si viaggerebbe cosi da Palermo a Roma senza la “rottura di carico” prevista a Messina. Questo sarebbe possibile fornendo la locomotiva titolare E402b di un accoppiatore tipo Scharfenberg, stessa cosa sulla locomotiva da manovra D145, cosi da manovrare il treno, in un’unica soluzione, a bordo della nave traghetto abbattendo i tempi d’imbarco e traghettamento dagli attuali 81 a 55 minuti.

La composizione, che avrebbe una lunghezza totale di 125 metri, andrebbe trasportata in uno dei binari centrale delle navi traghetto Messina, Villa e Scilla, capaci di accogliere rotabili per una lunghezza massima tra 131 e 133 metri.

Una volta arrivato a Villa San Giovanni, per ridurre ulteriormente i tempi di percorrenza, il treno dovrebbe effettuare le fermate di Paola, Lamezia Terme, Salerno e Napoli, percorrendo la linea tirrenica storica via Formia/Gaeta, raggiungerebbe Roma in circa 6 ore.

E’ evidente come Tale soluzione sia di facile attuazione,  programmabile in brevissimo tempo e a basso costo. Questo progetto permetterebbe ai siciliani, e non solo, di viaggiare tra Palermo a Roma in circa 9 ore e 30 minuti, navigazione inclusa, rispetto alle attuali 11 ore e 35 minuti, rendendo i treni molto competitivi e con servizi di bordo superiori agli attuali standard.

Materiale necessario per la trasformazione da Intercity a Frecciabianca

CLASSIFICAZIONE –  Frecciabianca

ROTABILI

– Carrozza tipo GC (IC 901) di 1ª classe – velocità massima: 200 km/h

– Carrozza tipo UIC-Z1 (IC 901) di 2ª classe – velocità massima: 200 km/h

– Locomotiva tipo E402b (101-180) politensione – velocità massima: 200 km/h (Rango C)

 

 

COMPOSIZIONE

– Carrozza “Pilota” di 2ª classe + Carrozza di 2ª classe + Carrozza di 2ª classe + Carrozza di 1ª classe + Locomotiva E402b

CAPACITA’ COMPOSIZIONE

– Posti di 1ª classe: 54

– Posti di 2ª classe: 196

– Posti totali: 250

TRAGHETTAMENTO

– Nave: Messina

– Lunghezza binario centrale: 133.31 mt

– Lunghezza carrozza (ft): 26.55 mt

– Lunghezza locomotiva (ft): 19.42 mt

– Lunghezza complessiva del convoglio: 125.62 mt

– Unica manovra d’imbarco/sbarco con l’utilizzo di una locomotiva tipo D145 agganciata al convoglio attraverso accoppiatori Scharfenberg.

CONFRONTO E SIMULAZIONE SERVIZIO TRA PALERMO E ROMA

INTERCITY

Palermo – Messina

– totale fermate: 7

– velocità massima: 130 km/h

– tempi di percorrenza: 3 ore

Messina – Villa San Giovanni (traghettamento)

– tempi di manovra e navigazione: 1,55 minuti

Villa San Giovanni – Roma

– totale fermate: 9

– tempi di percorrenza: 6 ore e 39 minuti

– velocità massima: 160 km/h tra Villa San Giovanni e Roma

 

TOTALE: 11 ore e 34 minuti

 

FRECCIABIANCA

Palermo – Messina

– totale fermate: 7

– velocità massima: 180 km/h

– tempi di percorrenza: 2 ore e 30 minuti

Messina – Villa San Giovanni (traghettamento)

– tempi di manovra e navigazione: 55 minuti

Villa San Giovanni – Roma

– totale fermate: 5

– tempi di percorrenza: 6 ore

– velocità massima: 170 km/h Villa S.G./Battipaglia | 150 km/h Battipaglia/Napoli | 155 km/h Napoli/Formia | 175 km/h Formia/Roma

TOTALE: 9 e 25 minuti

 

Naturalmente è tutto perfettibile  – conclude il documento – se gli investimenti di cui parlano FSI e Governo sono reali, il freccia bianca potrebbe essere sostituito da convogli più moderni e la nuova nave traghetto che solo pochi mesi fa RFI affermava di aver commissionato, ma è sparita dai programmi aziendali nel 2015, dovrebbe essere di tipo bidirezionale, per evitare la girata di prua nelle manovra di uscita che allunga i tempi di traghettamento di almeno 15 minuti, la propulsione dovrebbe essere di tipo azimudale SCHOTTEL elettrica per garantire efficienza del sistema, eliminazione degli assi portaelica, riduzione del consumo di carburante ed eccellente manovrabilità negli spazi stretti”.

Il movimento14febbraio ha poi ringraziato Giovanni Russo dell’Associazione Ferrovie Siciliane per i dati tecnici forniti, dichiarandosi disponibili al confronto per approfondire i dettagli della proposta.

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