Il caso Cucè divide quel che restava di Cambiamo Messina dal Basso: Lucy Fenech “prende le distanze”

Erano in quattro, poi rimasero in due. Ma c’è da credere che in aula ci saranno dei riposizionamenti, dal momento che le  consigliere Lucy Fenech e Ivana Risitano siedono vicine, ma guardando ad orizzonti evidentemente diversi. Il “distinguo” giunge a seguito della vicenda Cucè, il dirigente reintegrato dopo il licenziamento voluto da Ciacci, che ha scatenato il dibattito interno al movimento che sostiene il sindaco Accorinti, che con questo atto ha di fatto sconfessato l’operato del “suo” uomo di fiducia a Messinambiente.

Così è partita l’ultimo fuoco di dichiarazioni: un comunicato ufficiale  a firma del movimento, in cui si attacca il Sindaco scrivendo che “purtroppo, ancora una volta, dobbiamo prendere atto delle forti mancanze dell’Amministrazione sul piano della partecipazione a scelte di fondamentale importanza”.

“Senza entrare nel merito di argomentazioni prettamente giuridiche -concludeva Cmdb –  riteniamo che l’amministrazione avrebbe dovuto esprimere con maggiore chiarezza la posizione politica che aveva costruito in base ai fatti acquisiti e al costante confronto con movimento e cittadinanza, evitando di alimentare indirettamente interpretazioni non certo univoche dei fatti in questione. Trasparenza e partecipazione è ciò che continuiamo a chiedere”.

Un caso (non l’unico) in cui a fare da “opposizione”, indebolendo politicamente l’amministrazione, è proprio il movimento che, all’indomani delle elezioni, ha rappresentato “la base” che la sosteneva, ma che nel corso dei mesi successivi ha pagato e fatto pagare (al sindaco in primis e a quanti si sono allontanati, vedi Sturniolo e Lo Presti) la mancanza di una strategia politica unitaria.

A rispondere al movimento però non è certo il sindaco, ma l’unica consigliera che da quando eletta non ha mai avuto posizioni contrastanti o critiche verso l’amministrazione:  Lucy Fenech, che confessa di aver di fatto preso le distanze dal movimento da oltre un anno.

Con la consigliera della IV circoscrizione Raffaella Lombardo, ricorda di essere state elette nella lista “Renato Accorinti Sindaco”, e ” prendono le distanze dalla posizione del movimento Cambiamo Messina dal Basso sul caso Cucè e colgono l’occasione per fare chiarezza sulla loro visione politica”.

“Noi sosteniamo la scelta della transazione fatta dall’Amministrazione e dal nuovo commissario liquidatore di Messinambiente Giovanni Calabrò – si legge in una nota – A tal proposito pensiamo sia importante ricordare che il provvedimento di licenziamento in tronco del dirigente Cucè venne fatto senza coinvolgimento del Sindaco e dell’assessore Ialacqua. In quell’occasione, infatti, il commissario Ciacci non usò gli strumenti di trasparenza e partecipazione (che ci sembra fossero necessari in una questione così delicata) nei confronti dell’amministrazione. Il movimento Cmdb, che allora non contestò l’operato di Ciacci oggi chiede, invece, trasparenza e partecipazione all’amministrazione. Troviamo assurdo, tra l’altro, che questo duro attacco all’amministrazione arrivi immediatamente dopo una serena riunione nella stanza del Sindaco  senza che la questione Cucè sia stata minimamente accennata a viva voce all’Amministrazione.

Sono numerose le volte in cui abbiamo espresso all’interno del movimento Cmdb una posizione di contrasto rispetto alla maggioranza senza trovare spazio: un esempio eclatante è stata la vicenda della nomina di Elio Conti Nibali che entrambe abbiamo fortemente sostenuto.

La sempre maggiore distanza dalla visione politica di Cambiamo Messina dal Basso, ideologicamente molto schierata, ci ha portato, nei fatti, da circa un anno ad allontanarci dal movimento.

L’ennesima sortita – scrive ancora Fenech –  che ci trova in disaccordo, ci dà comunque l’occasione di chiarire una volta per tutte la nostra posizione politica.

Entrambe candidate in una lista civica dal nome “Renato Accorinti Sindaco” (lo slogan è Cambiamo Messina dal Basso) abbiamo sostenuto l’elezione di Renato a sindaco e continuiamo a sostenerne l’azione amministrativa. Abbiamo scelto di candidarci in quella lista perché credevamo e continuiamo a credere in quel progetto politico che presentava una la lista (il cui logo era volutamente un arcobaleno) senza un colore politico prevalente.

Il nostro forte impegno in campagna elettorale è stato quello di coinvolgere larga parte  della società civile a sostegno di un nuovo progetto politico di cambiamento per la nostra città, definito chiaramente nel programma elettorale. È sicuramente scontato, ma utile, ricordare che Renato Accorinti è stato sostenuto in campagna elettorale da tantissima gente di posizioni e schieramenti politici diversi. Alla sua elezione hanno contribuito in modo significativo tanti che pian piano hanno abbandonato il movimento Cmdb perché non si riconoscevano più nell’ “evoluzione” che il movimento ha avuto nel tempo, pur continuando questi a sostenere l’amministrazione.

I valori che abbiamo maturato nel nostro percorso di vita ci portano a credere fortemente che la Politica è servizio. È con questo spirito, aperte alla collaborazione positiva con chiunque abbia realmente a cuore il bene della città, che abbiamo svolto il nostro ruolo fin ad oggi e che continueremo a svolgerlo a fianco dell’amministrazione, a cui chiediamo ogni giorno di più di accelerare il passo sui tanti fronti che necessitano forti azioni di discontinuità con il passato”. (@pal.ma)

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