A due giorni dall’incontro in Prefettura tra l’assessore regionale Baldo Gucciardi e i rappresentanti istituzionali della città di Messina -amministratori e deputazione- un nuovo appello giunge dalla FPCGIL rivolto ai parlamentari regionali e nazionali affinché si mobilitino con urgenza per scongiurare un’ulteriore chiusura straordinaria: quella della cardiochirurgia pediatrica di Taormina.
“Non si comprendono le logiche che stanno dietro a questa scelta scriteriata”, afferma Clara Crocè, segretaria generale del sindacato. Dello stesso avviso Antonio Trino e Guglielmo Catalioto (rispettivamente coordinatore provinciale sanità e responsabile provinciale dell’area medica della FPCGIL).
“Per il funzionamento della Cardiochirurgia sono state investite risorse sia in termini economici che umane . Una realtà che risponde ai bisogni assistenziali e garantisce livelli occupazionali non solo ospedalieri . Non possiamo, infatti, sottacere che vi è un indotto che garantisce lavoro a circa 12 famiglie”, affermano i sindacalisti.
“Non possiamo accettare la “scusa” della non sostenibilità economica della convenzione con il Bambin Gesù di Roma -continuano Trino e Catalioto- per due ordini di motivi: innanzitutto perchè la struttura, con la medesima convenzione, verrebbe trasferita verosimilmente a Palermo (a Palermo è sostenibile e a Messina no?!) e poi perchè, in una semplice ottica manageriale, a nostro avviso sarebbe più logico “rivedere” i termini della convenzione e riportarli a livelli di sostenibilità condivisa fra i due enti, instaurando, così, un percorso virtuoso di reciproca e fattiva collaborazione, nell’unico ed imprescindibile scopo di garantire servizi di qualità alla popolazione”.
Il reparto, notoriamente un’eccellenza nel nostro territorio provinciale, verrebbe così spostato altrove, in piena sintonia con il valzer spesso attuato dalla Regione che, lungi dal frenare la crescita (sacrosanta) di realtà come Palermo e Catania, ancora una volta dimostra come razionalizzare le risorse significhi semplicemente scipparle a Messina, con il beneplacito di chi sta a guardare inerme o compiacente.
All’insensatezza del depauperare il nosocomio taorminese di questo apparato, si aggiunge la beffa economica: uno spreco di denaro pubblico, denuncia la sigla sindacale, impiegata nel gioco di “smantellare -da una parte- e ricostruire – da un’altra-”.
A questo punto “Non sarebbe più logico prevedere una ulteriore struttura analoga a Palermo, senza “depredare” ulteriormente la nostra provincia , come avvenuto per i tagli alle nostre aziende sanitarie?” domandano i rappresentanti FPCGIL.
E come si suol scrivere in quelli ufficiali, questo invito rivolto alla deputazione messinese, si dovrebbe chiudere con un ideale RSVP.
. (@eleonoraurzi)