Il saluto della città ad Omayma: Accorinti “ci prenderemo cura delle tue figlie”, Nadine Abdia “il femminicidio non ha religione”

E’ stato un momento intenso, di preghiere, di silenzi, di passi accesi di luce. Una fiaccolata nel cuore della città, che da Piazza Antonello ha raggiunto attraverso via Tommaso Cannizzaro e via Cesare Battisti, la scalinata antistante Palazzo Zanca, dove una corona di fiori è stata deposta per l’ultimo saluto ad Omayma Benghaloum, barbaramente uccisa dal marito lo scorso 3 settembre.

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Panarello e Scalisi con il console tunisino

Nel nome di questa donna tunisina, di questa mamma, di questa mediatrice culturale che aveva riconosciuto nella città di Messina il luogo adatto alla sua crescita personale e a quelle delle sue figlie, si sono incontrate la comunità tunisina, e quella messinese, per vivere insieme un momento di riflessione.

un momento della marcia
un momento della marcia

Presenti il Sindaco, le due assessore Panarello e Scalisi, gli assessori Ialacqua e Cacciola, la presidente del consiglio comunale Barrile e le consigliere Risitano, Fenech e Russo. Una rappresentanza femminile che però non giustifica l’assenza della maggior parte dei consiglieri comunali.

Volti noti e meno noti (da Carmen Currò del Cedav, a Maria Andaloro, alla professoressa Cocchiara) hanno ribadito con la loro presenza, l’impegno contro la violenza di genere, contro il femminicidio, che  come sottolineato dalla stessa rappresentante della comunità tunisina in Sicilia, Nadine Abdia, “non ha religione, riguarda tutte le donne”.

Abdia, che ha accompagnato il console tunisino  Ben Souissi Fharat (nella foto in alto), si è soffermata sul futuro delle figlie di Omayma. “Sono angeli, e abbiamo tutti la responsabilità di assicurare loro un avvenire – ha detto in un commosso intervento (vedi video) – Messina ha già risposto e molti ci chiedono come poterle aiutare, siamo certi che le bambine non resteranno sole”.

La fiaccolata si è conclusa con la recitazione (in arabo e in italiano) da parte del presidente della Comunità islamica a Messina, Mohamed Refaatdi e del prof. Dario Tomasello, di alcune sure del Corano (vedi video).

Il Cedav onlus, Centro donne antiviolenza di Messina, intanto, si sta attivando per costituirsi parte civile nel processo contro l’assassino di Amayma. (@Pal.Ma)

 

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