Cambiamo Messina dal Basso inaugura la sede, tra dibattiti e nuovi obiettivi

Due anni di attività politica per il movimento Cambiamo Messina dal Basso che “mette su casa”. Una sede in Via Mario Giurba,  un punto fermo da cui partire per ricostruire il clima che ha portato alla vittoria di Accorinti, che resta un riferimento ma senza indebolire la volontà del gruppo di emanciparsi per affrontare le sfide di un percorso politico in divenire.

“I punti di riferimento, i luoghi fisici oltre che ideali del confronto sono importanti  – ribadisce il portavoce Federico Alagna – perché ci fanno emergere dall’individualismo delle nostre vite e dalla virtualità degli odierni mezzi di comunicazione, per riappropriarci della corporalità e condivisione autentica del nostro essere e fare politica. In questo senso, l’inaugurazione della nuova sede di CMdB tenutasi gli scorsi 19 e 20 settembre, e che ha visto presenti anche il Sindaco Accorinti e gli assessori Ialacqua e Pino, assume un significato più profondo di una semplice festa e rappresenta una rinnovata possibilità di crescita, di approfondire, appassionarci e appassionare altri cittadini come noi a tematiche di imprescindibile interesse comune”.

Intensa la due giorni organizzata con attività per adulti e bambini, fra laboratori, letture, artigianato e musica, seguendo il filo conduttore della “Libertà è partecipazione”.

“Ci siamo concentrati attraverso due importanti momenti di riflessione sul concetto dell’essere “liberi da” e dell’essere“liberi di” – continuano gli attivisti – affrontando con il supporto di ospiti e relatori esterni estremamente stimolanti, tematiche specifiche che vanno dalla necessità di liberarsi da massoneria, mafie, abusivismo edilizio, corruzione, discriminazioni d’ogni sorta, alla volontà di affermare la propria libertà di amare e vederla pubblicamente riconosciuta, la libertà di circolare, attraversare lo Stretto, vivere pienamente l’affaccio a mare, esplorare, conoscere e fruire il territorio, accogliendo al contempo in senso ancora più ampio il diritto inalienabile e la libertà alla circolazione di ogni essere umano, che riscontriamo ferita o negata nei drammi dei tanti migranti che tentano la fuga e attraversano la nostra città”.

Diversi i contributi, le nozioni, le provocazioni che hanno animato e arricchito di contenuti quella che non è stata solo una festa, ma l’occasione per ripercorrere due anni di impegno anche dentro il Palazzo, dove la rappresentanza politica del gruppo in questo momento è solo di Ivana Risitano, sebbene resti evidente la naturale necessità di riallacciare i rapporti e superare i conflitti interni, normali in soggetti politici così “liquidi”.

“La politica è di tutti” – ribadiscono dal movimento, che in occasione dell’apertura della sede ha visto partecipare numerosi attivisti della “prima ora” ma anche persone che hanno seguito da lontano questa esperienza. Cambiamo Messina dal Basso resta un laboratorio politico attivo, con la forza e la debolezza di un soggetto politico “non identificato”, e per questo in continua evoluzione.

Prossimi appuntamenti pubblici il 23 e 26 settembre alle ore 18:00 nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca dove si terranno rispettivamente “L’affaccio a mare negato” e “Fuggire o morire. Rotte migratorie e luoghi di accoglienza”.

 

 

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