Lavori al porto: sospesi 6 imprenditori, sequestrati conti correnti a carico di indagati e della Tecnics spa

Digital StillCamera

E’ stata eseguita ieri da personale della Sezione di Polizia Giudiziaria – Polizia di Stato la misura cautelare interdittiva di sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio ed il provvedimento di sequestro preventivo, emessi, lo scorso 28 settembre, dal Gip di Messina dr. Giovanni De Marco, su richiesta del Procuratore Aggiunto dr. Vincenzo Barbaro, nei confronti di sei persone, ritenute responsabili in concorso tra loro dei reati di frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata commessi nella fase esecutiva dei lavori di allargamento e rettifica delle banchine Vespri e Colapesce del porto di Messina. Lavori che, secondo l’accusa, sono stati eseguiti con cemento impoverito.

Al centro delle indagini l’appalto, per un totale di oltre 15 milioni di euro, per realizzare l’allineamento dei moli Vespri e Colapesce del porto di Messina. L’appalto, aggiudicato e realizzato dall’Ati, impresa che ha a capo la Tecnis Spa di Catania, doveva portare alla costruzione della “maxi-banchina” per le navi da crociera. I lavori erano stati eseguiti, e inaugurati nel 2010. Un esposto anonimo ha dato il via all’inchiesta.

Gli indagati nell’inchiesta erano: Danilo La Piana, Daniele Naty, Concetto Lo Giudice Bosco, Domenico Francesco Costanzo, Antonio Giannetto, Vincenzo Silvestro, Antonella Carmelinda Fangano, Rosario D’Andrea, Fabio Arena e Francesco Bosurgi.

Il gip ha disposto la sospensione per un anno dall’attività d’impresa per La Piana, Naty, Lo Giudice Bosco, Giannetto, Silvestro; e per un anno dall’ufficio pubblico per Bosurgi.

Si è anche proceduto al sequestro preventivo per equivalente sui c/c degli indagati sopra elencati e della società TECNIS S.p.a., ciascuno fino alla concorrenza di € 257.187 , e in caso di incapienza per la Tecnis di un immobile ubicato in Tremestieri Etneo,  in cui ha sede la società.

Il GIP si è riservato di provvedere in esito all’udienza sulla richiesta di misura interdittiva formulata dalla Procura nei confronti della TECNIS S.p.a., e riguardante il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per 1 anno e l’esclusione da agevolazioni, finanziamenti e sussidi da parte di enti pubblici.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it