L’Associazione Nazionale dei Consumatori CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino – ha dato mandato ai propri legali di depositare un esposto e preannuncia che si costituirà parte al processo che seguirà all’operazione condotta dalla Procura delle Repubblica di Messina, sulla malagestione di Messinambiente.
“Un plauso alla Procura della Repubblica di Messina – si legge in un comunicato – per aver acceso i riflettori sull’ennesimo scandalo che vede al centro un vero e proprio sistema mangiasoldi fatto – secondo quanto emerso dall’indagine– di appalti pubblici stipulati irregolarmente, gestione incontrollata di contratti di consulenza ed assunzione di dipendenti, incentivi da migliaia di euro versati a lavoratori amici e compiacenti, conduzione fallimentare, tangenti ed affidamento di servizi a società “amiche” che avrebbero intascato soldi a fronte di servizi praticamente inesistenti. Gestione questa che – se confermata – ha causato un vero e proprio buco per oltre 30milioni di euro di nelle casse della società di raccolta rifiuti “Messinambiente” e che in questi anni è stato pagato dalla collettività attraverso le tasse dei messinesi.
L’associazione invita tutti i cittadini messinesi a entrare nel processo come parti offese per chiedere il risarcimento del danno patito da ciascuno, a causa dei danni causati alla città e alla comunità attraverso una serie di condotte delittuose che hanno penalizzato in modo diretto i Messinesi.
“Le informazioni del caso si possono trovare visionando il sito www.codicisicilia.com per essere aggiornati sulle modalità per aderire alla class action o a telefonare al numero 320.2281052 – affermano Ivano Giacomelli e Manfredi Zammataro rispettivamente segretario Nazionale e Regionale dell’ Associazione nazionale dei Consumatori CODICI- Centro per i Diritti del Cittadino.