Macellavano suini neri senza autorizzazioni: controlli dei carabinieri nel Parco dei Nebrodi

SONY DSC

Continuano i servizi condotti dai carabinieri in zone isolate  e boschive comprese  fra San Fratello e Cesarò . Questa volta a farne le spese, sono stati un 64 enne veterinario di Gaggi (ME) ed un 54 enne di Bronte che sono stati sorpresi  nel bosco in zona Monte Soro, nel comune di Cesarò,  dopo aver ucciso e macellato tre  suini neri dei Nebrodi.

Entrambi dovranno rispondere di: ricettazione, uccisione d’ animali, detenzione armi bianche e lavorazione di carni in luoghi non idonei. Si tratta di 2 insospettabili che , dopo aver ucciso i tre suini neri li avevano tagliati e privati delle interiora e si apprestavano a trasportare le tre carcasse ( per un peso complessivo di 170 kg).

Così dopo averli  caricati  su un fuoristrada, mentre lasciavano la zona con direzione Bronte,  si sono imbattuti in una pattuglia che gli intimava l’alt.  I militari, insospettiti dalla circostanza che l’abitacolo dell’auto era pieno di buste nere, passavano ad ispezionare il veicolo che proveniva  dal bosco e si era, ormai, immesso sulla SS 289. Una immediata ispezione permetteva di scoprire che a bordo del mezzo i due trasportavano  3 carcasse smembrate  di suino nero dei nebrodi ( per un peso di kg. 170 circa) , nr. 2 coltelli (con lama della lunghezza complessiva di cm 16 e 23,5) un bastone e diversi lacci a forma di cappio utilizzate per l’impropria attività. Tutto era occultato da stracci e buste nere della spazzatura.

Il risultato è il frutto di un’ intensificazione dei servizi dei carabinieri che hanno avviato meticolosa ed intensa attività di controllo del territorio boschivo nebroideo la quale, oltre ad interessare quell’area impervia in ore notturne, viene condotta con ampio ricorso alle pattuglie in abiti simulati che puntando a circoscrivere l’area .

Così,  mentre giorni fa la Stazione di Caronia e San Fratello avevano recuperato una mandria rubata restituendola al legittimo proprietario, proprio ieri sera, la Stazione di Cesarò, sviluppando analoga attività, sorprendeva  due  recuperando  tutti gli strumenti dell’illecita attività. l’operazione si è conclusa con il sequestro e distruzione  della carne, date le condizioni igienico sanitarie.   I due verranno deferiti alla Procura della Repubblica di Catania  per i reati sopra elencati.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it