Si dimette Zaccone, presidente dei Revisori dei Conti. Per i sindacati è “allarme rosso”

Dario Zaccone, presidente dei revisori dei conti, questa mattina ha rassegnato le proprie dimissioni. Un gesto di rottura nei confronti dell’amministrazione comunale, motivata con la “mancanza di serenità”, e preceduta da reciproche accuse circa la mancata approvazione del bilancio 2015.

Per i sindacati è “allarme rosso”, con il rischio concreto di una paralisi e la possibilità che salti ogni impegno e prospettiva di pagamento di diversi servizi erogati alla collettività. «C’era già il rischio di una paralisi del Comune – affermano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Lillo Oceano, Tonino Genovese e Carmelo Catania – oggi quel pericolo è reale e confermato dalle dimissioni del presidente del Collegio dei Revisori».

«Troppe toppe e falle di un’Amministrazione che non è riuscita a mettere fine ad una gestione fatta di improvvisazione, basti pensare ad un piano di riequilibrio che va avanti e indietro da tre anni – attaccano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil – Un’Amministrazione che per risolvere i problemi si affida a nuovi dirigenti e soprattutto allo staff di esperti badanti. Un’Amministrazione che ha vissuto e vive solo di immagine. Dietro le dimissioni del Presidente dei Revisori abbiamo motivo di pensare che c’è altro, perché troppe volte si è arrivati “in zona Cesarini” nell’acquisizione di pareri che hanno rasentato la legalità e il rispetto delle norme che certamente non possono essere addebitate al collegio bensì alle scelte e alle prese di posizione di un’Amministrazione ormai in pieno stato confusionale, incapace di assumere qualsiasi decisione».

Nella vertenza generale sul territorio si somma quindi «lo sfascio e la pochezza di una Amministrazione che ha dimostrato scarsa capacità di gestione politico-amministrativa e finanziaria di una città che così rischia di perdere ogni speranza».

 

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