Alla fine Accorinti strizza l’occhio all’aminemico Franza, per 15mila euro

Alla conferenza stampa di oggi al Salone delle Bandiere, oltre ai rappresentanti dell’amministrazione – dal sindaco, all’assessore Ursino e il segretario generale- anche lo sponsor, quello più chiacchierato e al centro delle polemiche. Polemiche che in città sembrano proprio fare rima col nome Franza: tanto contestato per il modus operandi imprenditoriale o meglio, l’impatto che questo ha sulla città, e altrettanto corteggiato e adulato pur di non perderne i “benefici” (nonostante anche il mecenatismo sia oggi amministrato secondo logiche d’impresa, grazie per esempio all’artbonus).

Nei giorni scorsi aveva tenuto banco la storia iniziata con il commento di Ivana Risitano che si era lanciata in discorsi -lontani dalla forma mentis dei più- afferenti l’etica e la politica, due termini che idealmente dovrebbero camminare a braccetto e non dovrebbero nè potrebbero dimenticare di tener conto di ogni singolo aspetto della vita pubblica.

Così il finanziamento della più grande manifestazione cittadina da parte dell’aminemico del rivoluzionario Accorinti sarebbe stata una scelta quantomeno discutibile, specie guardando a ben altri denari che attendono di essere incassati, come nel caso dell’ecopass.

Quindi si chiude un occhio sul dovuto pur di accogliere una regalia che, si sa, è per la città. E proprio in nome della città la questione alla fine è rientrata dopo qualche articolo in prima pagina, degli editoriali, un paio di chiacchiere da bar e delle note più o meno sensate.

Oggi l’ex presidente del F.C. Messina, ha annunciato che il contributo versato dal suo gruppo imprenditoriale sarà maggiore rispetto al passato: 15 mila euro e fuochi d’artificio ancora più belli.

La città ringrazia e l’amministrazione non manca, per questa gentile concessione, di disconoscere la consigliera di CMdB che altro non ha fatto che mantenere coerenza rispetto ad una linea politica che, a suo tempo, era la stessa del sindaco, lo stesso che oggi si comporta adeguatamente rispetto al suo ruolo istituzionale, intendiamoci.

Ma poi il primo cittadino si spinge oltre e pubblicamente afferma che trattandosi di una manifestazione di tale impatto si connota come “trasversale” e quindi nessuno può entrare nel merito di chi contribuisce e quanto. Punto portato a casa per l’assessore Ursino che, a dispetto delle dimissioni richieste dalla Risitano e dal Movimento Cmdb, per il primo anno, tiene a battesimo la Vara col suo nome marchiato sopra e che può tirare un sospiro di sollievo, scongiurando eventuali disastri. Del resto proprio l’ultima arrivata in casa Accorinti non ha mancato di far notare che chi si pone ad ostacolo di certe iniziative mostra di non voler bene alla città. Eh… (@EleUeMme- @PalMa)

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