Bracconaggio a Forte Ogliastri: è caccia al cinghiale

La zona attorno al Forte Ogliastri trasformata in un campo pieno di trappole per cinghiali. Lo denunciano Francesco Mucciardi, Franco Laimo e Marcello Cannistraci, Consiglieri della V Circoscrizione, che hanno raccolto la segnalazione delle Guardie zoofile della L.N.D.C. sez. Messina.
“Due notti or sono ignoti, accompagnati dai propri rottweiler, hanno piazzato innumerevoli trappole artigianali fatte da fil di ferro attorno agli alberi” – hanno dichiarato le guardie, che giunte sul luogo hanno addirittura trovato un cinghiale appeso per il collo con un cappio di fil di ferro; riuscite a sbrogliare parte della trappola dall’albero, l’ungulato si è dato alla fuga con il cappio ancora al collo.
Data la surreale situazione le guardie zoofile hanno immediatamente informato i Carabinieri. A seguire i Consiglieri hanno immediatamente provveduto ad informarne dell’accaduto l’Assessore Ialacqua ed il presidente della V Circoscrizione Morabito.
“Adesso è importante prendere misure cautelative per l’incolumità pubblica – sottolineano i consiglieri – Siamo ovviamente totalmente contrari al bracconaggio e ribadiamo che occorre catturare gli esemplari vivi e successivamente portarli in zone non abitate.
Dopo l’ultimo sopralluogo, avvenuto circa 4 mesi fa, nulla è cambiato: gli ungulati passeggiano liberamente nei cortili dei condomini del Viale Regina Elena e San Licandro e nelle zone di Ogliastri (ultimamente avvistati anche a Contrada Catanese/Campo Italia).
Il 26 agosto 2015 il Consiglio Comunale approvava all’unanimità un ordine del giorno volto ad impegnare il Sindaco sul tema in questione; Accorinti, con l’ordinanza numero 245776 dello scorso 20 ottobre 2015, ordinava tra i vari punti, “alla Polizia Municipale e alla Polizia Provinciale della Città Metropolitana e a tutti i soggetti competenti, l’allontanamento/contenimento degli stessi ungulati”.
Tale ordinanza purtroppo però è stata finora inefficace.
Successivamente nel febbraio 2016 si è è svolta, nel salone del centro sportivo «F24» in San Licandro, una seduta straordinaria di Consiglio della V Circoscrizione con all’ordine del giorno proprio l’emergenza cinghiali; presenti il Consiglio della V Circoscrizone, il Vice Presidente Vicario del Consiglio Comunale Nino Interdonato e l’Assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua, ed ancora una rappresentanza di cittadini residenti nel rione e di amministratori di condominio delle cooperative edilizie ormai stanchi dalle ripetute «visite» da parte degli ungulati.
L’Assessore all’Ambiente Ialacqua illustrava le iniziative che nell’immediato l’Amministrazione avrebbe posto in essere per superare il problema della colonia di cinghiali divenuta stanziale in diverse zone ad altissima densità abitativa del territorio circoscrizionale, illustrando la realizzazione del Pirc (Piano di Intervento Rapido e Coordinato) concordato con tutti gli Enti partecipanti al Tavolo Operativo del 16 febbraio scorso e finalizzato alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità in presenza di emergenze specifiche.
A seguire si ebbe un soprallugo nelle zone maggiormente colpite dalla presenza degli stessi cinghiali, ovvero San Licandro/Viale Regina Elena e la zona di Forte Ogliastri, alla presenza delle parti competenti, ovvero Assessore all’Ambiente, Forestale e Protezione Civile: si era deciso di porre dei chiusini nelle zone maggiormente frequentate da questi animali al fine di catturarli e trasferirli in zone parecchio distanti dal centro abitato o l’abbattimento per gli esemplari malati.
In quel momento però c’era il problema dell’approvazione del Bilancio che impediva l’acquisto delle suddette trappole, ma ad oggi – concludono i consiglieri –  superato l’impasse del previsionale, nulla ancora è stato fatto, e nonostante i continui avvistamenti e le innumerevoli segnalazioni da parte dei cittadini e degli stessi consiglieri, gli ungulati continuano a passeggiare nei centri abitati, rifocillandosi addirittura fra i rifiuti accumulati fuori dai cassonetti rsu.
Adesso una parte della cittadinanza è passata al contrattacco, ma nella maniera assolutamente sbagliata ed illegale. Dunque per evitare atti di bracconaggio indiscriminati occorre adottare urgentemente un piano oculato e risolutivo”.

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