Giornalismo: deludentissime Iene “orlandine”

E’ andato in onda ieri sera l’atteso servizio delle “Iene” sulla vicenda relativa ai falsi profili Facebook al Comune di Torrenova. Il servizio, registrato a Torrenova da Filippo Roma, è stato trasmesso nella puntata del martedì delle “Iene”. C’era molta attesa per la messa in onda del servizio nel nostro hinterland visto che lo stesso Filippo Roma, imbeccato da Nino Caliò che viene intervistato ad inizio pezzo, si era spinto sino a Capo d’Orlando per accusare giornalisti di non aver diffuso la notizia del rinvio a giudizio del primo cittadino dopo aver incassato le sponsorizzazioni del Comune. Tutta questa parte, le interviste a Sergio Granata (direttore dell’emittente Antenna del Mediterraneo) e Giuseppe Lazzaro (direttore del sito di informazione Gl Press), le accuse per niente velate di aver taciuto sotto compenso, tutto tagliato, non trasmesso.

Il servizio infatti è cominciato con la denuncia di Nino Caliò e della moglie Maria Rosa Ballì di aver subito per anni insulti pesanti da profili evidentemente falsi creati su Facebook. Dopo aver riproposto gli insulti ricevuti da Caliò e dalla moglie, che se prima erano stati di dominio locale da ieri sono diventati di dominio nazionale, Filippo Roma ha intervistato il primo cittadino sulla vicenda in quanto, secondo la Procura di Patti, due dei quattro profili falsi sono stati creati dal wi-fi dell’abitazione di Salvatore Castrovinci. Da qui il titolo del servizio è cambiato.

Infatti da “Sputtanati su Facebook” a “Sputtanati su Facebook dal Sindaco?”. Castrovinci ha risposto che c’è stato un reo confesso che loro hanno immediatamente cercato ed intervistato ma senza successo.

Giuseppe Panesi è stato raggiunto appena fuori dal luogo dove lavora (la Creset di Capo d’Orlando ndr) ed ha liquidato con un semplice “non dica fesserie” l’inviato della trasmissione di Mediaset.

Roma è dunque tornato dal sindaco per ulteriori chiarimenti e proprio quando si pensava che il servizio stava per continuare con le accuse dell’inviato delle “Iene” ai giornalisti orlandini, tutto finisce. Sigletta e ritorno in studio. (@A.P.)

 

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