Migranti: a Catania dal mare il “no” alla missione razzista di Defende Europe e il sostegno alle Ong

Un “blocco navale” dimostrativo per contestare la missione Defend Europe. Decine di canoe, barche a vela, gommoni e pedalo’ hanno manifestato all’interno del porto di Catania contro l’arrivo della C-Star, la nave del gruppo di estrema destra Generazione identitaria che dopo la sosta a Cipro ha detto di essere diretta nel porto siciliano.
STOP_RACISML’iniziativa e’ stata organizzata da Avaaz, un’ organizzazione internazionale che promuove petizioni a scopo sociale, e dalla Rete antirazzista catanese.

I natanti hanno creato una sorta di blocco dinanzi la spiaggia libera “numero uno” esponendo bandiere e uno striscione con su scritto “Stop the attack on refugees”. “Dobbiamo impedire l’arrivo di questa nave – dice Luca Nicotra, di Avaaz – e se non dovesse avvenire, le autorita’ locali, il sindaco e la capitaneria di porto, saranno responsabili di tutte le conseguenze derivanti dalla missione Defend Europe”.

Impegnati anche dei “dragon boats” da venti posti riservati ai canoisti del circolo Canona Catania. “La questione sembrava piu’ simbolica che altro – dice Matteo Iannitti, che co-organizza la manifestazione – invece la notizia del rilascio della C-Star, che ha ripreso la navigazione verso Catania, rende tutto piu’ urgente e importante”. (qui le foto della manifestazione)

Defend Europe, sostenuta da un nutrito cartello di organizzazioni europee di estrema destra è rappresentata in Italia ed in altri paesi dal movimento “Generazione identitaria” .

CSTAR_CIPRODopo quanto accaduto a Cipro, e dopo aver cambiato bandiera (ora della MONGOLIA) hanno ripreso la navigazione, dicono verso Catania anche se le indicazioni stamattina la segnano in rotta verso Kalecik in Turchia.

Nonostante siano emerse evidenti irregolarità, evidenti appoggi politici hanno rimesso la C-Star in navigazione, sorvolando sulla storia dei Tamil che pagano 10.000 dollari per fare apprendistato sulla questa nave.

Dal loro sito si apprende che a Cipro, con un trasbordo al largo di Limassol, avrebbero imbarcato un nuovo equipaggio.

“Adesso se si presentano in Italia – ha dichiarato l’avvocato Fulvio Vassallo – vediamo se qualcuno controlla la lista equipaggio, come fanno in modo ossessivo quando le ONG entrano in porto e fanno scendere a terra i naufraghi. Ma hanno tanti amici e soldi a profusione. Si è visto anche a Cipro. Adesso vedremo cosa faranno la polizia e la magistratura di Catania, se mai ci arriveranno. Sono ancora a poca distanza da Cipro e prima di sei giorni non si faranno vedere, se prima non li ferma qualcuno”.

aquarius_cartaIntanto sempre a Catania si è svolta una manifestazione a sostegno delle Ong in particolare di Aquarius, la nave di Sos Mediterranee in collaborazione con Medici senza Frontiere.

Sulla spiaggia della Plaja di Catania una Aquarius di carta ha guidato una fila di barchette verso il mare, per creare un corridoio di vita, mentre i volontari di Emmaus Italia, Emmaüs France, Article 13, Emmaus Palermo Comunita’ e Mercatino Solidale dell’Usato, Palermo senza frontiere e forum antirazzista di Palermo, sdraiati tra i bagnanti ricordavano le migliaia di vittime del mare.

Per dire forte tutti insieme una cosa semplice: nessuno deve morire in mare. (@Pal.Ma)

 

 
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