Venti anni fa la morte di Carletto Scuderi, la fisarmonica della “Dolce Vita” messinese

La sua immagine sorridente dietro la fisarmonica ci parla di Messina negli anni 50, di quel risveglio artistico e culturale di cui si fece interprete, formando generazioni di musicisti. Il maestro Carletto Scuderi è rimasto nel cuore di molti, compresi gli adulti di oggi che ricordano con simpatia gli anni in cui anche lo Zecchino d’Oro trovava in Messina una piazza per le selezioni nazionali, con l’indispensabile preparazione del pianista.

Lo vogliamo ricordare oggi a 20 anni dalla sua morte, con una biografia che possa essere utile ai più giovani per pensare a Messina come terra di grandi talenti, di contaminazioni culturali, di eredità musicali (basti pensare al figlio Dino Scuderi, che dopo la carriera “pop” con i De Novo e con i Kunsertu, ha scritto il suo nome nella storia del musical italiano prima con Jesus Christ Superstar, poi con Salvatore Giuliano ed infine con l’attuale Edda Ciano).

scuderiCARLETTO SCUDERI (Pianista, fisarmonicista, compositore e direttore musicale ) nasce a Messina il 6 giugno 1922, da genitori anch’essi musicisti: Placido Scuderi violinista, ed Ernesta Ayos di origine argentina (nata a Buenos Aires) soprano leggero. Entrambi furono apprezzati musicisti nella nostra città durante il periodo a cavallo della Grande Guerra. I suoi genitori si conobbero durante un concerto a Palermo in cui lei cantava arie d’opera e lui la accompagnava con il violino.

Carletto Scuderi in 50 anni di attività a Messina ha diretto orchestre, composto musica organizzato spettacoli, preparato cantanti per più generazioni. La sua figura sintetizza ciò che è stata la musica nella nostra città dagli anni quaranta in poi. Fu uno dei personaggi simbolo della “ Dolce vita” in una Messina ancora frastornata dai bombardamenti, la gente riprese gusto per la vita ballando con la sua orchestra, aspettando che risuonassero le note di “ Perché”, sigla di apertura di tutte sue le serate e una delle prime composizione del maestro. Da ragazzino lavora in trio con i genitori che si esibivano al bar “Bonfantino” celebre in quegli anni.

Nel 1940 debutta come batterista in un locale balneare che si chiamava “Miramare” e successivamente è a capo della sua prima orchestra negli anni tra il ’44 e il 45. Prosegue la sua attività esibendosi nei night club di Taormina come “La Giara”, al “San Domenico” a “Villa Eden” al “Sesto acuto” con un’ orchestra composta da 10 elementi. Ha inaugurato il Locale da ballo “Granatari”, fu un punto di riferimento per il celebre “Teatro Savoia” quando venivano organizzati spettacoli musicali.

scuderi1Ha suonato per innumerevoli ricevimenti, caffè concerto, matrimoni ( era solito dire: “ Ho sposato tutta Messina”) esibendosi anche a Cortina, Monaco di Baviera, Londra; a Berna ha organizzato alcune rassegne canore. Ha inciso circa trenta dischi, sia come arrangiatore e direttore musicale sia come autore, presso lo studio di registrazione “ River record” di Messina del Prof. Càlveri, all’epoca talent-scout di giovani artisti messinesi. E’ stato talent-scout per la RCA, la più importanti casa discografica dell’epoca, curando la preparazione dei loro cantanti.

E’ stato il primo maestro del noto soprano Lucia Aliberti, che sotto la sua guida vinse un concorso di canto a Catania, un altro suo allievo, Emanuele Triolo, vinse nel 1990 lo Zecchino d’Oro di Bologna. A questo proposito il Maestro ha preparato per 36 anni i bambini che partecipavano allo “Zecchino d’oro” componendo e arrangiando lui stesso canzoni adatte all’età dei piccoli discepoli ( “L’arrangiamento-diceva- dovrebbe essere come un vestito cucito dal sarto, ovvero dovrebbe adattarsi alla persona perché essa renda meglio”).

Molti messinesi, però, ricorderanno Carletto Scuderi e la sua orchestra durante la moda del caffè-concerto, quando suonava in quello che lui amava definire il “ suo regno”: “l’Irrera a mare”. Certamente il locale da ballo più importante ed emblematico della Messina del dopoguerra. Ha accompagnato al pianoforte o con la sua orchestra i cantanti più acclamati di quel periodo fra i quali ricordiamo Natalino Otto, Carla Boni, Gino Latilla, Luciano Tajoli che venivano ad esibirsi nella nostra città.

reno_pavoneHa organizzato alla fine degli anni 60 la prima grossa manifestazione canora siciliana dal titolo “Lo Scudetto d’oro” a cui parteciparono numerosi personaggi del mondo dello spettacolo italiano fra i quali: Enzo Tortora, Rita Pavone, Teddy Reno, Caterina Caselli, Jimmi Fontana, Claudio Villa. Nel 1996 la SIAE lo premiò a Napoli per i suoi 50 anni di iscrizione alla Società autori ed editori.

E’ stato il direttore musicale del “Carnevale dei piccoli” che per molti anni venne rappresentato con enorme successo a Messina durante gli anni 60-70. Verso gli inizi degli anni 70 fonda, traendo ispirazione dal noto locale il “Piper” di Roma, quello che fu probabilmente il primo punto di incontro settimanale dei giovani messinesi: il club “ Giovani amici della musica” in cui si esibirono tutte le più note band musicali in attività in quel periodo.

Fu direttore musicale di moltissime manifestazioni canore fra cui ricordiamo “ L’arlecchino d’oro” “ La stellina d’argento” il “Gonfalone d’oro”. Durante gli ultimi anni svolse la sua attività prevalentemente in ambito didattico, continuando a curare cantanti messinesi di ogni età fino alla fine dei suoi giorni.

Si spegne, a causa di un male incurabile, a Messina il 9 settembre 1997. (@Pal.Ma)

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