Il Tar restituisce l’ITET a Tortorici

Nel dicembre di tre anni fa il cronista s’intestò- trovando sponda subito su messinaora- una battaglia non da poco con Filippo Romano, al tempo commissario a Palazzo dei Leoni, che giurò a se stesso che quella scuola, l’ITET di Tortorici, l’avrebbe chiusa. E, invece, no. L’attuale vice prefetto di Siracusa , stavolta, ha straperso. Ed è giusto dire che il sindaco della Città Metropolitana Renato Accorinti l’ha mollato al momento giusto, firmando un atto liberatorio che verrà utile in sede assessoriale. Ma oggi la comunità di Tortorici esulta.

Il Tar di Palermo ha concesso una nuova sospensiva accogliendo l’istanza cautelare proposta da alcuni genitori degli studenti, fissando l’udienza di merito al prossimo gennaio. “Il pregiudizio paventato – si legge nell’ordinanza della seconda sezione del Tar – appare aggravato dall’intervenuto avvio dell’anno scolastico 2017/2018 e che, alla luce del contenuto della nota con la quale la Città Metropolitana di Messina ha dichiarato la propria disponibilità ad assumere in sub comodato d’uso gratuito l’immobile destinato a ospitare l’I.T.E.T. di Tortorici sussistono i presupposti per l’accoglimento dell’istanza incidentale di sospensiva ai fini di una rinnovata valutazione della situazione giuridica, definita con il provvedimento impugnato con i motivi aggiunti, con conseguente eventuale modifica, annullamento o revoca del medesimo entro sette giorni dalla comunicazione”.

La decisione, giunta al termine dell’udienza dello scorso 15 settembre sul ricorso presentato dai genitori, rappresentati dagli avvocati Giuseppe Caminiti e Antonella Martina Nigrone, rimanda dunque la trattazione di merito alla prima udienza pubblica del mese di Gennaio 2018, come già previsto dopo la prima pronuncia dello scorso luglio quando lo stesso Tar di Palermo accolse la sospensiva chiesta dai genitori rimandando la definizione della vicenda al riesame del tavolo tecnico regionale sul dimensionamento scolastico. Gli studenti di Tortorici resteranno dunque nella loro scuola. (@Gianfranco Pensavalli)

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it