“Brigata Aosta assassina” sui muri del Liceo La Farina

Sui muri del Liceo Classico La Farina ieri mattina sono comparse delle scritte del tipo ” Brigata Aosta assassina”, “1918-2018 Quando lo Stato è pronto a uccidere lo Stato si fa chiamare Patria”.

Il generale comandante della Brigata di Sicilia, Marco Buscemi, ha denunziato i fatti in Procura ed è stato aperto un fascicolo contro ignoti. Non è stato possibile sapere se il Liceo, al momento in preda a un comprensibile smarrimento perché teme un altro attacco mediatico dopo l’auto della preside data alle fiamme e le accuse agli studenti di “sostenere” lo spaccio di droga, abbia deciso di cautelarsi. L’ex vice preside Nino Carabellò ha ribadito che i liceali guidati da Pucci Prestipino non c’entrano e che gli anarchici già in forza al La Farina sono tutti ex. E giacchè le telecamere di sorveglianza, ovviamente, non erano in funzione, si brancolerà nel buio.

Ecco il documento del Liceo La Farina: “Il Liceo in tutte le sue componenti ( docenti, alunni, dirigente scolastico) prende le distanze dal vile e oltraggioso gesto perpetrato proditoriamente a breve distanza dall’alzabandiera promossa dalla gloriosa Brigata Aosta. Le frasi offensive, frutto di posizioni ideologiche che non ci appartengono e nelle quali nessuno di noi si riconosce, colpiscono la dignità della scuola ” istituzione” tanto quanto quella della Brigata Aosta che pure ha rallegrato i giovani studenti, commuovendo gli adulti, consapevoli di vivere un bel momento anche se in un clima artatamente reso meno sereno di quanto si voleva”. Ma cosa vuol significare il criptico messaggio finale? (Gianfranco Pensavalli)

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