Casapound presenta i candidati alle politiche e annuncia l’apertura della sede a Messina

di Marina Pagliaro – Un partito che si sta affermando anche a Messina, oltre che a livello nazionale, quello di Casapound che ieri pomeriggio ha presentato i suoi candidati siciliani per le elezioni politiche del 4 marzo. Un incontro, all’ex Chiesa di S. Maria Alemanna, che non ha registrato grande affluenza – forse per la coincidenza con la presenza di Matteo Salvini qualche metro più avanti o forse per il maltempo che insiste ancora su Messina – ma che ha certamente richiamato curiosi e fedeli del movimento che inaugurerà la sua sede anche a Messina a Luglio.

sicurezza casapoundCasapound si presenta dotato di servizio di sicurezza interno fatto da uomini in divisa, che si è aggiunto alle forze di Polizia e ai Carabinieri presenti sul luogo con largo anticipo rispetto all’inizio effettivo dell’incontro. I candidati sono Pierluigi Reale, per il Plurinominale Camera collegio di Messina e all’uninominale a Catania, insieme a Massimiliano CatanzaroDaniele Schinardi, candidato alla camera nel collegio uninominale di Messina insieme a Maria Stefania Longordo. Giuseppe Spadafora, invece, candidato al Senato. Presente alla conferenza anche Marco Calzavara, responsabile provinciale di Casapound Messina.

“Casapound è una comunità di italiani che hanno deciso di non arrendersi, di non lasciare in mano il proprio futuro a degli incompetenti, a degli ignoranti, ma a soprattutto a quelli che consideriamo i traditori – ha detto Pierluigi Reale – Avere consegnato l’Italia all’Europa a queste condizioni ha significato per noi una perdita di 4 posizioni nello scenario mondiali. Eravamo la quinta potenza del mondo, adesso, forse, siamo la nona”.

Basta Unione Europea per Casapound quindi, ma stop anche al legame dello stato con le banche, rivalutazione statale e concreta dei valori della famiglia e della casa e nessuna mezza misura contro gli immigrati: rimpatrio immediato. L’opposizione all’approvazione dello ius soli, dunque, va da sè. “Aiutare i bisognosi sì ma questa nazione appartiene comunque agli italiani – afferma Marco Calzavara – E questo non è razzismo o xenofobia. La nostra capolista è donna, la diversità non ci spaventa. Ma Casapound vuole essere concreto e proteggere l’Italia dagli stranieri. Prima vengono gli italiani”.

Etichettati come estremisti loro preferiscono, invece, definirsi concreti, attenti alle esigenze delle persone, dei più poveri. Ed è Stefania Longordo a tracciare le origini di un partito che dal 2003 a oggi ha fatto strada e che adesso è presente in tutti i collegi elettorali ma che aveva come primo scopo quello di chiedere alloggi per gli italiani bisognosi. Il nuovo sistema elettorale potrebbe penalizzare il partito, ma i candidati non si spaventano: “Senza il premio di maggioranza serve il 41% per vincere e oltre il 70% di presenze nei collegi – ha detto Stefania Longordo – Ma quest’anno siamo candidati, democraticamente, ovunque. Ci definiscono “estremisti”, – ha aggiunto – ma se per estremismo si intende decisione, allora Casapound è un movimento deciso che mira alla risoluzione dei problemi”.

In vista di un rafforzamento di Casapound a Messina ci potremmo aspettare che proponga alle prossime amministrative il candidato sindaco e i consiglieri. Ma la partita è tutta da vedere e si giocherà comunque dopo gli esiti del 4 Marzo.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it