Piscine comunali: mezza città ne è orfana!

“Che si stia tentando di mettere mani, seppur timidamente, nella gestione degli impianti sportivi è un dato di fatto, ma pensare che mezza città, ossia tutta la zona centro sud, non dispone completamente di una piscina comunale con decine di messinesi che sono costretti a utilizzare persino un impianto di un piccolo comune limitrofo per praticare l’attività natatoria, deve far riflettere l’Amministrazione affinché corra ai ripari!”

Il consigliere comunale Libero Gioveni lancia un monito all’Amministrazione sulla totale assenza di piscine, sia pubbliche che private, nel lunghissimo tratto di città compreso fra Provinciale e Giampilieri, ivi compresi tutti i soprastanti villaggi collinari.

“Come è noto, al netto della recente chiusura della piscina Cappuccini che in ogni caso copre la zona nord della città – denuncia Gioveni – dopo la piscina comunale “Graziella Campagna” e quella estiva all’aperto di villa Dante (entrambe in centro città), la metà della popolazione messinese è totalmente orfana di piscine!”

“Davvero inaccettabile – insiste il consigliere – che parecchi messinesi della zo
na sud per poter praticare nuoto debbano trasferirsi persino a Nizza di Sicilia
che dispone di una propria piscina comunale.” “Infatti – prosegue l’esponente Pd – mentre negli anni passati questo disagio non era vissuto per la presenza nella zona sud della piscina dell’Hotel Europa che, seppur privata, rappresentava comunque un’alternativa alla lontanissima piscina “Campagna” di viale San Martino, oggi la situazione è differente, con l’incredibile odissea che parecchi genitori che vorrebbero far praticare nuoto ai propri figli devono vivere sobbarcandosi dei “viaggi della speranza” verso il centro oppure, appunto, addirittura verso altri Comuni!”

“Mi auguro, pertanto – conclude Gioveni – che l’Amministrazione pianifichi una soluzione alternativa individuando un sito o uno spazio dove poter realizzare, chiaramente a medio o lungo termine, una nuova piscina a sud della città, mettendo, perché no, alla prova anche la neonata “Patrimonio S.p.A”, nata certamente, non soltanto per la valorizzazione degli immobili, ma anche per fare investimenti”.

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