Corteo funebre a Messina: le reazioni politiche

Mentre in Italia non si celebrano funerali nei matrimoni, com’è possibile che a Messina in cento abbiano accompagnato al cimitero il fratello di un capomafia? Dietro il feretro di Rosario Sparacio, fratello del boss Luigi, sabato pomeriggio c’erano auto, moto, amici…  Dal sindaco Cateno De Luca, sempre pronto a rumoreggiare con la fascia tricolore al petto, stavolta solo silenzio” così il presidente della commissione antimafia dell’Ars Claudio Fava.

“Ho avuto conferma di quanto riportato dalla stampa: giorni fa a Messina si è svolto il corteo funebre del fratello di un pentito di mafia. E’ gravissimo. Chi si fa garante dei messinesi sullo Stretto lo faccia anche sul territorio comunale. Si faccia chiarezza, senza distinzioni”.  Così su Twitter il deputato questore Francesco D’Uva, PortaVoce messinese del MoVimento 5 Stelle.
“Sul corteo funebre del fratello del boss è necessario che venga fatta chiarezza al più presto dagli organi preposti. La politica non sta facendo alcuna speculazione ai danni di Messina e del primo cittadino, ma vogliamo, anzi, che la comunità messinese venga tutelata e messa a conoscenza di questi fatti che, se confermati, rappresenterebbero una pagina bruttissima per la nostra città”, dichiara la senatrice messinese Grazia D’Angelo (M5S).


Droni a Messina per vigilare su eventuali assembramenti contro il coronavirus, sistema di sorveglianza intenso e capillare. Cateno De Luca non si tira mai indietro dal farsene un vanto!. Eppure… il funerale di Rosario Sparacio gli è sfuggito! Niente controlli stradali, niente verifiche. Niente….Cateno De Luca perché di questo non parli? Cateno De Luca dove sei?” : così l’esponente della segreteria di Più Europa Fabrizio Ferrandelli, che è intervenuto alla notizia del corteo funebre immortalato per le strade della città, nonostante i divieti legati all’emergenza Covid19.

Un episodio su cui il sempre rumoroso sindaco non ha avuto nulla da dichiarare, nonostante sia stato richiesto da più parti un suo intervento su una vicenda che per l’ennesima volta mette Messina al centro delle cronache nazionali.

Come Più Europa Messina ci riconosciamo nel grido di allarme lanciato da Ferrandelli, e chiediamo che tra i cittadini dello Stretto non esistano differenze di trattamento. E’ davvero difficile mantenere serenità negli animi già provati di chi sta diligentemente rispettando le regole, e poi vedere il primo cittadino stesso non rispettarle. Anche oggi infatti è stato in giro a farsi filmare e fotografare, tanto da chiederci se questa decantata opera di repressione, con annesse volgarità, sia solo propaganda quantomai divisiva per la comunità messinese.

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