Sciopero Ansa, le reazioni di Micciché, Armao e Fava


di Michele Bruno -ANSA, una delle più importanti agenzie giornalistiche del nostro Paese si è fermata.

“Informiamo gli utenti che le trasmissioni di tutti i notiziari dell’ANSA e l’aggiornamento del sito ansa.it sono sospesi fino alle 07:00 di dopodomani, domenica 17 maggio, per uno sciopero dei giornalisti proclamato dall’assemblea dell’ANSA”. Così recita il comunicato dei giornalisti , che hanno intrapreso uno sciopero nei confronti dei vertici dell’azienda.

Non sono mancate le reazioni di solidarietà della politica siciliana alla redazione.

“Nel giorno del 74esimo anniversario dell’Autonomia siciliana, esprimo solidarietà alla redazione dell’Ansa e a quella siciliana in particolare, in un momento di difficoltà dei rapporti tra i giornalisti e l’Azienda. L’Agenzia nazionale di stampa ha da sempre garantito qualità e competenza, anche nella trattazione di temi di natura economico-finanziaria, rendendoli accessibili ai lettori. Mi auguro che l’Azienda e i giornalisti, in una fase così delicata per l’Informazione, riescano a trovare un punto di incontro”. Così ha afferamato in una nota, il Vicepresidente della Regione Sicilia e assessore all’Economia, Gaetano Armao.

“Esprimo la mia personale solidarietà e quella dell’Ars ai giornalisti dell’Ansa in sciopero contro l’ipotesi del ricorso ad ammortizzatori sociali. L’Ansa, assieme a tutte le altre agenzie e mezzi di informazione, sono presidi fondamentali, in particolare nell’attuale fase dell’emergenza Covid-19, rappresentando un tipo d’informazione qualificata, grazie a professionisti che verificano ogni tipo di notizia”. Questo è invece il messaggio del Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Miccichè. “Mi auguro – conclude – che questa situazione si sblocchi in maniera tale da potere garantire ai cronisti di continuare a svolgere il proprio lavoro”.

Il Presidente della Commissione Regionale Antimafia dell’Assemblea Regionale, Claudio Fava, ha dichiarato “L’informazione, come è stato dimostrato in questi mesi di emergenza, è un bene primario. Apprendere di un ridimensionamento, quasi una chiusura mascherata, dell’ANSA è qualcosa che sconcerta. Massima solidarietà ai giornalisti ed ai lavoratori dell’agenzia, unita ad un richiamo affinché le tante dichiarazioni sull’importanza di una buona informazione in Italia si trasformino in concrete azione di sostegno per l’intero settore”.

Queste sono le motivazioni che hanno portato alla decisione di proclamare o stato di agitazione da parte dei dipendenti, così come riportato dal comunicato

“L’assemblea dei giornalisti dell’Ansa ha ritenuto inaccettabile il piano prospettato dall’azienda per recuperare i mancati introiti derivati dall’emergenza sanitaria Covid-19. Le misure avanzate comprometterebbero gravemente la capacità dell’Ansa di assicurare un notiziario qualitativamente e quantitativamente adeguato alle esigenze del Paese in un momento in cui il ruolo dell’informazione è quanto mai essenziale. Un indebolimento, quello prospettato, che pare ancora più inconcepibile alla luce del riconoscimento della funzione che la politica tutta e le istituzioni hanno tributato all’Ansa in questa fase drammatica del Paese nella quale il lavoro della redazione è stato unanimemente ritenuto indispensabile nella lotta alle fake news.

Per l’ennesima volta inoltre l’azienda intende raggiungere il pareggio dei conti scaricando i costi sui redattori e ancor peggio sui collaboratori dell’agenzia pretendendo anche di raggiungere l’obiettivo entro il 2020. Su queste basi, dunque, si ritiene impossibile qualsiasi confronto con l’azienda, confronto che sarebbe possibile solo sulla base di una reale prospettiva di rilancio.”

Concludono “I giornalisti dell’Ansa rivolgono un appello al Governo, al Parlamento e a tutte le forze democratiche, con cui proseguiremo un serrato confronto, perché facciano sentire la loro voce affinché si impediscano scelte che metterebbero a rischio uno dei principali pilastri del sistema informativo nazionale”.

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