Galati Marina, la gara d’appalto non parte, nonostante le promesse; il Comitato “ancora una volta derisi dalle istituzioni”

di Michele Bruno – Nei mesi scorsi, in più occasioni, il Commissario Regionale Dott. Maurizio Croce aveva previsto per Maggio-Giugno la gara d’appalto e l’inizio dei lavori per il terzo e ultimo lotto dei lavori di messa in sicurezza della costa di Galati Marina e Santa Margherita, che prevede la realizzazione dei cosiddetti pennelli.

Interviene in merito il Comitato Salviamo Galati Marina, il quale si rammarica per le
“troppe rassicurazioni prive di successiva conferma, fino all’ultimo incontro avvenuto il 10 Giugno – ricordano dal Comitato – tra l’Assessore comunale all’ambiente e protezione civile Massimiliano Minutoli, il RUP Ing. Vito Leotta e lo stesso Commissario, al seguito del quale dichiaravano manifesta soddisfazione ed orgoglio per l’imminente pubblicazione della gara d’appalto, più precisamente proprio nella settimana appena conclusasi, non lesinando ringraziamenti e vicendevole apprezzamento (si può vedere ciò nel nostro precedente approfondimento) .

“A fronte della mancata pubblicazione della gara nei tempi annunciati – denunciano i cittadini galatesi riuniti nel Comitato – ci sentiamo ancora una volta derisi da un gioco tra istituzioni che acquisisce l’amaro sapore del cattivo gusto, dell’estrema pericolosità, dell’indifferenza al limite del sopportabile per la dignità e rispetto della vita stessa di una popolazione, che da troppo tempo attende”.

Il Comitato Salviamo Galati Marina, tramite le dichiarazioni del Presidente Giulia Ingegneri, esprimeva scetticismo – anche queste le abbiamo riportate – di fronte ad una possibile svolta repentina e decisiva rispetto ad una procedura che ancora una volta, come denunciato dal Comitato stesso qualche giorno prima, risultava arenata per carenza documentale (ndr, non era stata inviata la necessaria relazione geologica e nell’articolo citato vengono espressi timori sulla mancanza di altri atti). Situazione alquanto ingiustificabile per l’enorme tempo trascorso dalla prima presentazione del progetto.

Con dispiacere condanniamo una classe dirigente – affermano – che non ha saputo operare con la dovuta speditezza, trasparenza e instaurare un sincero e costruttivo dialogo con la cittadinanza e le realtà sociali”.

Il Comitato Salviamo Galati Marina – concludono – non intende lasciare spazio alla rassegnazione, la popolazione è ormai pronta sul piede di guerra contro quelle istituzioni che pare stiano costruendo solo un triste teatrino dell’assurdo”.

Nelle ultime dichiarazioni che Ingegneri aveva rilasciato per noi, aveva avvertito che è necessario che “prima di Settembre i lavori siano già partiti, perché è proprio il periodo in cui sono previste le prossime mareggiate, e ciò, oltre a mettere a rischio le vite e le case dei galatesi, impedirebbe lo svolgimento dei lavori”.

Inoltre, essendo l’intervento per la costruzione dei pennelli legato al Patto Per il Sud 2014-2020, progetto governativo nazionale che ha valenza appunto fino al termine del 2020, Ingegneri e il comitato denunciavano il rischio che Galati perdesse i fondi stanziati, con enorme danno per gli abitanti e per Messina (si può leggere a riguardo questo approfondimento)

E’ utile ricordare infine che l’emergenza è ormai presente da anni, tanto che ormai non sarebbe neanche più da definire tale. E’ un problema strutturale che poteva essere affrontato e risolto tanto tempo prima. Due mareggiate, durante l’emergenza Coronavirus, il 25 marzo e poi ad Aprile, hanno rischiato di lasciare molti galatoti senza casa e senza vita, e alcuni cittadini galatoti denunciati nel tentativo di riparare la barriera. Se fossero state approntate  per tempo la rifioritura delle barriere attualmente esistenti o, meglio ancora, realizzati i pennelli, la sicurezza degli abitanti di Galati sarebbe stata salvaguardata.

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