Partito Democratico sul caso Meloni “cosa c’entrano i crediti formativi e l’alternanza scuola lavoro?”

I consiglieri comunali del Partito Democratico, Gaetano Gennaro, Antonella Russo, Alesssandro Russo, con una nota, si esprimono pubblicamente sul caso del presunto invito a Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, a presentare il suo ultimo libro “Io sono Giorgia” all’Istituto Jaci:

Prendiamo atto che l’On.le Giorgia Meloni ha ritirato la sua partecipazione all’invito dell’Istituto tecnico Jaci di Messina, anche se ci chiediamo come abbia potuto il suo ufficio stampa dare l’ok alla divulgazione del suo libro, nell’ambito di un evento formativo che legava la sua partecipazione ad un obbligo scolastico di studenti di un Istituto pubblico. In ogni caso, meglio tardi che mai.

Ciò che invece ci sgomenta, e non poco, è la circolare con la quale la Dirigente scolastica dell’Istituto Jaci, dott.ssa Maria Rosaria Sgrò, ha vincolato la presenza continuativa degli studenti a tale evento al riconoscimento dei crediti formativi validi per l’alternanza scuola lavoro. Non crediamo, infatti, vi sia alcun collegamento tra i progetti formativi di un istituto secondario cui i ragazzi sono obbligati a prendere parte, con la partecipazione obbligatoria degli studenti alla presentazione del libro di un leader politico, qualificata, oltre che come Parlamentare, anche come “scrittrice” .

Riteniamo che il comportamento della Dirigente scolastica debba essere oggetto di adeguato approfondimento, affinché episodi del genere non abbiano mai più a che ripetersi – a prescindere dall’orientamento partitico degli ospiti – in quanto ledono la libertà di sviluppo delle opinioni politiche dei ragazzi, e la terzietà di un Istituto scolastico pubblico.
Peraltro, la revoca dell’iniziativa è avvenuta su richiesta della Fidapa di Messina, non su una presa di posizione della dirigente scolastica, e ciò nonostante la levata di scudi che in poche ore si è sollevata in città e non solo.

Per questo motivo abbiamo già inoltrato richiesta al presidente della competente commissione consiliare affinché convochi in aula prima possibile la dirigente scolastica dott.ssa Sgrò, alla presenza del Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza, che già è opportunamente intervenuto con fermezza sulla spiacevole vicenda. Occorre far luce su come vengono orientati alcuni interventi sui giovani della nostra città, perché tutti abbiamo il dovere di tutelare la libertà degli studenti, nostri figli, nella formazione delle loro idee politiche, che giammai possono essere dirottate in un senso o in un altro tramite obblighi partecipativi non solo insussistenti ma anche di dubbio gusto.

 

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