Morto dopo una caduta dalla bicicletta, ma si scopre che è stato assassinato: beccato l’omicida

Una tragica morte avvolta nel mistero si è trasformata in un omicidio, scoperto dopo un’attenta indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Milazzo. L’8 giugno scorso, un uomo di 48 anni è morto all’Ospedale Fogliani di Milazzo a causa delle lesioni riportate da una presunta caduta accidentale dalla bicicletta. Tuttavia, gli inquirenti hanno successivamente scoperto che si trattava di un omicidio premeditato.

Le indagini hanno portato all’identificazione di un 57enne, già noto alle Forze dell’Ordine, come principale sospettato del delitto. Oggi, grazie alla collaborazione dei Carabinieri della Compagnia di Castel di Sangro, è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina, nei confronti del sospettato. Sull’uomo pendono “gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di omicidio volontario”.

Secondo quanto emerso dalle indagini dei Carabinieri, la morte del 48enne non sarebbe stata causata da un incidente, come dichiarato dallo stesso al momento dell’arrivo in ospedale, ma da un’aggressione subita. La dinamica dei fatti è stata ricostruita grazie alle testimonianze e agli elementi acquisiti durante l’indagine. Si è appreso che il 6 giugno scorso, durante una lite scaturita all’esterno di un bar di Venetico per motivi futili, il sospettato avrebbe colpito la vittima, un suo conoscente, con una mazza da baseball, causandogli gravi lesioni interne che hanno poi portato al suo decesso in ospedale.

Immediatamente dopo l’aggressione, l’omicida avrebbe cercato di fuggire facendo perdere le proprie tracce e allontanandosi da Venetico. Tuttavia, grazie all’opera di ricerca e localizzazione dei Carabinieri, è stato individuato e rintracciato nella provincia de L’Aquila, dove è stato arrestato.

La scoperta di questo omicidio ha sconvolto la comunità locale, portando alla luce un tragico evento che inizialmente sembrava essere un semplice incidente. La Procura della Repubblica di Messina continuerà a condurre le indagini per stabilire con precisione i motivi dell’aggressione e per assicurare giustizia alla vittima e alla sua famiglia.

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