Messina, spuntano manifesti “Stop Gender”: Arcigay chiede la rimozione

Pochi mesi fa a Villa Dante si parlava di incusione, oggi invece a fare capolino sono stati manifesti che hanno scatenato la polemica sulla tematica gender e sull’uso dei bambini nelle campagne pubblicitarie. Il poster, realizzato dall’associazione Pro vita & Famiglia, mostra un bambino triste mentre gli viene messo un fiocco rosa e del rossetto. Il messaggio chiaro recita: “Basta confondere l’identità sessuale dei bambini. Stop gender”, e sottolinea la ferma posizione dell’associazione, nota oppositrice all’aborto, ai divorzi e sostenitrice delle famiglie cosiddette “tradizionali”, basate sul matrimonio tra uomo e donna.

La presenza di questo manifesto ha sollevato molte polemiche, tanto che in alcuni comuni italiani è stata chiesta la sua rimozione immediata. Anche a Messina si è levato un forte appello per far rimuovere l’affissione.

Il presidente di Arcigay, Rosario Duca, ha affermato: “Questa mattina Messina si sveglia con manifesti che oltre a lanciare un messaggio falso incitano all’odio transfobico. Non vogliamo entrare nel merito delle affermazioni false poiché daremmo loro troppo rilievo. Messina, che aderisce alla rete Ready contro tutte le discriminazioni, non può tollerare questi attacchi transfobici e altre discriminazioni. Per questo abbiamo contattato l’assessora alle Pari opportunità chiedendo l’immediata rimozione”.

La pronta risposta dell’assessore alle Pari opportunità, Letteria Cannata, non si è fatta attendere. Ha dichiarato ai giornali: “Sono assolutamente contraria a questi manifesti. Mi preme sottolineare la presenza inappropriata del bambino utilizzato nella campagna pubblicitaria per andare contro i transgender. Una discriminazione del genere è inaccettabile nel 2023, un anno in cui discutiamo di sviluppo sostenibile. E questo sviluppo passa anche attraverso la lotta contro le discriminazioni di genere”.

 

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