L’addio a Angela Bottari, la politica che ha segnato la storia della sinistra in Sicilia

Pubblichiamo alcune delle dichiarazioni, rilasciate su stampa e social, dopo la scomparsa di Angela Bottari, figura chiave della politica siciliana. Esponenti politici e amici si uniscono per onorarne  la memoria, evidenziando la sua incrollabile passione per i diritti delle donne e il suo contributo significativo alla scena politica:

PD Messina: “La nostra comunità perde un grandissimo riferimento culturale, politico e di valori per molte generazioni: Angela Bottari”. A scriverlo, in una nota, è Antonio Saitta, presidente dell’Assemblea provinciale del Partito democratico di Messina.

L’onorevole Bottari è stato un punto fermo della sinistra italiana, siciliana e per Messina – prosegue la nota – la cui preparazione e passione, spese esclusivamente per contribuire al cambiamento e al bene comune, sono stati e saranno sempre di esempio. Angela Bottari, prima deputata messinese, durante la sua lunga attività parlamentare e politica ha cambiato un’epoca. Ha dato diritti e voce a chi non ne aveva e, soprattutto, ha dato orgoglio, forza e speranza alle Donne”.

“Fu Angela – ricorda Saitta – a presentare la prima proposta di legge contro la violenza sessuale; prima relatrice della legge 442/81 che abrogò il matrimonio riparatore e il delitto d’onore. Rammentiamo il suo impegno anche per la legge sull’aborto e per la riforma della legge sulle adozioni dei minori, che mise al centro il bambino e il suo diritto di avere una famiglia”.

“È stata poi, non solo firmataria, ma anche componente del comitato ristretto per l’introduzione del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso”, aggiunge il presidente dell’Assemblea provinciale del Pd di Messina. “Angela Bottari è stata anche assessora alla Riqualificazione urbana e alle Politiche abitative del Comune di Messina, dal 2005 al 2007”.

“Basta ricordare questo suo pensiero per sentire l’importanza di un lascito di passione civile e politica per le generazioni future: ‘Credo che la più grande rivoluzione del Novecento sia la rivoluzione femminile, perché ha portato a una modifica reale della percezione della vita e del mondo. La mia generazione pensava che fossimo arrivate, che avevamo conquistato tutto, e ci siamo sedute. Oggi le nuove generazioni devono comprendere che non bisogna mai sedersi, ma essere vigili e continuare. Nessuna conquista avviene una volta per tutte, la devi sempre difendere: e al primo campanello d’allarme devi reagire, perché altrimenti ci sarà l’involuzione’.

“Tutta la comunità del partito democratico messinese si stringe a Gioacchino Silvestro e a tutta la famiglia in questo momento di grande dolore”, conclude la nota.

Segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo:“Ci ha lasciato, nella notte, Angela Bottari. Una donna impareggiabile che fino all’ultimo si è distinta per la coerenza e la forza battagliera che hanno guidato la sua vita, non solo quella politica. In tutto noi resta impressa la sua battaglia condotta da relatrice per l’abrogazione del delitto d’onore e le nozze riparatrici.

Ricordo il contributo fondamentale e l’attivismo di Angela per i diritti delle donne e le battaglie sostenute, in prima linea con il PD siciliano, per sostenere l’approvazione della legge sulla doppia preferenza di genere anche in Sicilia, unica regione ancora sprovvista di tale accorgimento.

La ricordo sempre fiera e onestamente ferma nel sostenere sempre e comunque i propri convincimenti, un esempio del modo di intendere e fare la politica che col passare del tempo si è, devo dire, un po’ perso”. Così il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo che oggi ne ricorderà lo spessore commemorandola alla Camera dei deputati.“Mancherà a tutti, mancherà a me, Angela.

Una delle ultime dirigenti donna che – conclude – hanno caratterizzato la storia della sinistra siciliana. Impegnata, appassionata, forte nei valori e nell’attaccamento al Partito viveva la militanza e l’essere dirigente come parte essenziale della vita vissuta sempre con grande passione”.

 

Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.: “Sincero cordoglio per la scomparsa di Angela Bottari, già deputata del Pci per tre legislature e protagonista indiscussa della vita politica siciliana e messinese.

Fondamentale il suo impegno parlamentare contro la violenza sulle donne, e per l’abolizione del cosiddetto delitto d’onore e del matrimonio riparatore.

Pur da posizioni politiche assai distanti ho sempre ammirato la passione, l’impegno civico e la dedizione alla cura della cosa pubblica con i quali ha vissuto la sua vita.

Un affettuoso abbraccio alla famiglia”.

Dafne Musolino (Italia dei Valori): Eroica Voce Contro la Violenza sulle Donne. La notizia della scomparsa di Angela Bottari, figura di spicco della politica siciliana e messinese, già deputata del Pci per tre legislature, mi colpisce profondamente. Il suo impegno parlamentare a favore della lotta contro la violenza sulle donne ha lasciato un’impronta significativa.

Ripensando al suo contributo instancabile e coraggioso, non posso fare a meno di evocare i momenti trascorsi insieme a lei durante la mia infanzia. Condividere quegli anni con Angela e con i figli Simona, Agata e Massimiliano, ha creato ricordi indelebili che rimarranno con me per sempre.

In questo momento di dolore, rivolgo il mio pensiero a Gioacchino, compagno fedele di Angela, esprimendo la mia vicinanza e il mio affetto sincero. La perdita di una figura così autorevole e impegnata lascia un vuoto nella vita politica e sociale della nostra comunità. La sua eredità di lotta per i diritti e la giustizia continuerà a ispirare coloro che condividono la sua visione di un mondo migliore. Così la senatrice Dafne Musolino di Italia Viva.

L’Anpi di Messina piange la scomparsa di Angela Bottari: “Angela Bottari iniziò la sua militanza politica con le lotte studentesche nel 1968. Nel 1971 si iscrive al Partito Comunista e ne diventa responsabile femminile provinciale.

Nel 1975 è eletta consigliere comunale a Messina. Da deputata al Parlamento italiano è prima relatrice della norma che ha abolito il delitto d’onore. Nel 1977 spicca la presentazione della prima proposta di legge contro la violenza sessuale sulle donne.

Questo atto legislativo ha segnato un momento storico nella lotta per i diritti delle donne in Italia, con la scelta rivoluzionaria di includere il reato di violenza sessuale nel titolo che punisce i delitti contro la persona. Un passaggio fondamentale per cambiare il Paese.

Deputata per tre legislature (VII, VIII e IX), dal 1986 al 1989, nel 1986 presentò il primo testo di legge per regolare le unioni civili in Italia. Poi è stata segretaria della federazione del Pci di Messina, dal 1996 al 1998 segretaria regionale del Pds e dal 2005 al 2007 assessora alla Riqualificazione urbana e alle Politiche abitative del Comune di Messina. Da ultimo non ha fatto mai mancare il suo apporto di intelligenza e di militanza all’Anpi di Messina, cui era iscritta.”

 

Comitato Addiopizzo Messina: QUELLA VISIONE ALT(R)A DEL FARE POLITICA “”Chissà se torneranno i tempi in cui dalla Sicilia e da Messina avanzeranno politici capaci di cogliere le stranezze della nostra società. Angela di stranezze ne aveva elencate tante a partire dalla nostra città. La sua esperienza parlamentare dimostra come si possa fare la differenza. Lo fa in genere chi si lascia inquietare dai problemi, chi davvero si porta a casa i drammi degli altri e non ci dorme fino a quando prova a dare qualche soluzione, insuccessi compresi.

Angela Bottari se ne va senza grandi eredi. Presi dai consensi volatili e dalle estemporanee degli avventurieri di turno, resta il disegno di una donna che dalla politica non ha mai preso nulla ma al contrario ha dato tutta sé stessa, anche quando la sua esperienza e storia poteva essere di troppo belgi equilibri nuovi della sinistra messinese.”

 

Palmira Mancuso direzione +Europa:Quando le anime come te, Angela, lasciano questa dimensione, non senti il vuoto attorno. Senti piuttosto la riconoscenza, e la responsabilità. È stato per me un privilegio parlare con te di politica, di come è cambiato il femminismo, di quanto ancora bisogna fare per le donne. Non ti dimenticherò.Non ti dimenticheremo. Buon viaggio compagna.

 

Maria Falvia Timbro già parlamentare con Articolo uno:“la prima volta che l’ho conosciuta avrò avuto si e no 15 anni, arrivava prima la sua storia di lei: deputata giovanissima del PCI, scelta da Enrico Berlinguer in persona, prima firmataria della proposta di legge contro la violenza sessuale, una femminista cazzuta, di quelle che erano capaci di riprendere anche la personalità più illustre se sbagliava a declinare il genere o si avvaleva della suddivisione del mondo in maschi e femmine.

Non le ha mai mandate a dire. Con il tempo ho capito che non era la sua storia, la sua fama, a metterti soggezione, era lei. Erano i suoi occhi, scuri, malinconici e intelligenti, ma mai spenti, se eri attento, o fortunato, potevi provare a indovinare i suoi pensieri, ma se la conoscevi bene sapevi che lei era già andata oltre, stava pensando già più lontano.

Era la sua voce, sporca ma ferma, decisa, capace di pronunciare anche parole dure e severe, ma mai prive di umanità. Era il suo cuore, grande, la sua capacità di essere madre, terra, centro di una grande famiglia allargata, capace di accogliere figli, nipoti, amici, compagni, perfino avversari politici.

Che fosse dentro un unico abbraccio, dentro un calice di vino dell’Etna o dentro un piatto di pasta e fagioli o di pesce stocco a ghiotta, nella casa di Santo Saba o di Messina, per lei non faceva differenza. Angela era padrona, di casa, del suo tempo, della sua vita. Emanava calore. Non conosceva l’indifferenza, l’assenza, il silenzio. E come poteva, lei non è mai stata zitta, nè di fronte alle ingiustizie, nè di fronte ai successi altrui. Sapeva gioire con gli altri e per gli altri. Casa sua era aperta a tutti, sempre, a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Angela non ha mai negato un confronto, un’interlocuzione, uno scambio di opinioni a nessuno. Se le chiedevi consiglio era capace di parlarti per ore, raccontandoti aneddoti umani e politici, regalandoti pezzi di un puzzle del quale riusciva sempre a farti sentire una parte.

Era una donna luminosa e illuminata, acuta e lungimirante, vezzosa e colorata, era una donna umana, una che sapeva fare squadra, una che a un certo punto della sua vita ha sentito il bisogno di investire il suo tempo sui giovani compagni e le giovani compagne.

Perché quella storia della sinistra, la sua, non andasse perduta. Perché ci fosse ancora un domani per chi si batte per colmare i divari di genere e ridurre le disuguaglianze.

Mi mancheranno i suoi consigli sui libri da leggere( sempre innovativi, mai banali!), i suoi incoraggiamenti, i suoi rimproveri, le sue incazzature, le sue telefonate per sapere dove fosse Gioacchino e a che punto era, mi mancherà Angela. Molte di noi ragazze hanno iniziato a fare politica non con lei, ma per lei. Per provare, in parte, a seguire il suo solco, la sua traccia. Quando ha scoperto la malattia mi ha detto “voglio trascorrere il tempo che mi resta senza essere depressa”, io le ho risposto che “depressa” e “Angela Bottari” erano parole che non sarebbero mai potute stare dentro la stessa frase.

Ora non ci sei più, Angela, ma noi restiamo qui. Continuiamo a camminare dietro di te.”

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