Sentenza Comune Sant’Agata di Militello: “risparmiati” 500mila euro

Stipulare un contratto per la fornitura di servizio con una società e, in caso di morosità, ritrovarsi a dover pagare la bolletta a un’altra azienda della quale non s’era mai sentito parlare al momento della stipula del contratto. Non succede solo ai comuni mortali, ma anche agli Enti locali.

In questo caso al Comune di Sant’Agata di Militello cui la società di recupero crediti Officine CST Spa aveva inviato un decreto ingiuntivo (emesso nel 2019) per il pagamento della somma di 430.886,87 (più gli interessi di mora) dovuti per la fornitura di energia elettrica da parte della Hera Comm srl di Nicosia.

Il Comune di Sant’Agata di Militello si è opposto al decreto ingiuntivo tramite l’avvocato Massimiliano Fabio eccependo la nullità del decreto per una serie di ragioni fra le quali: l’inesistenza del contratto obbligatorio per legge quando si parla di contratti con la Pubblica Amministrazione e la non riferibilità dello stesso al Comune di Sant’Agata di Militello e l’illegittimità della richiesta di pagamento per l’inesistenza di un contratto scritto con la società di recupero crediti, l’assenza di una voce di bilancio che prevedesse la spesa e la conseguente delibera obbligatoria per gli Enti pubblici.

La giudice del tribunale civile di Patti in composizione monocratica, Serena Andaloro, ha ritenuto fondate le eccezioni dell’avvocato Fabio, accolto l’opposizione al decreto ingiuntivo, condannando Officine CST Spa al pagamento in favore del Comune di Sant’Agata di Militello delle spese di giudizio.

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